GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Una bella giornata all’insegna del noi, del condividere dedicandosi agli altri, offrendo tempo ed energie per far divertire i bambini.

Una giornata di sport-non sport completamente gratuita che ha visto, mercoledì 25 aprile, durante Le Olimpiadi dei Ragazzi di Grassina, proporre giochi semplici ma di grande effetto da affrontare correndo e sudando, non virtualmente, con l’unione della squadra.

Corsa con i sacchi, tiro alla fune, calci di rigore, il bendato e tanti altri giochi. Che sono tornati per un pomeriggio protagonisti rispolverati dalla memoria degli organizzatori, ex ragazzi ed attuali genitori, affiancando quelli nati dalla fantasia dei loro figli.

E quest’anno sono stati proprio questi figli ormai cresciuti e diventati adolescenti a passare dal ruolo di giocatori a quello di giudici.

Come l’inizio di un passaggio di testimone, che ha visto due generazioni collaborare fin dalla mattinata per allestire il campo da calcio della casa del popolo di Grassina, affinché tutto fosse pronto per l’avvio dei giochi nel pomeriggio.

Quindici adolescenti che hanno incoraggiato, aiutato e consolato i piccoli giocatori durante lo svolgersi delle gare. Ma che hanno anche assolto con responsabilità il ruolo che per un giorno avevano assunto.

Il successo dell’evento è stato decretato dall’iscrizione di 150 partecipanti, dai quattro ai dodici anni, che accompagnati dalle famiglie hanno trascorso un pomeriggio di allegria.

Oltre alle medaglie per i vincitori tanti premi per tutti da parte dei vari sponsor che avevano deciso di sostenere l’iniziativa.

Il regalo significativo, che su tutti ha fatto la differenza, donato dal comitato provinciale Anpi di Firenze e consegnato direttamente dalle mani del suo presidente Luigi Remaschi a tutti i partecipanti: le copie della Costituzione Italiana.

Un modo alternativo per fare comunità, pensato per i più piccoli, che ha visto coinvolti genitori e figli per non dimenticare anche così il valore della Libertà, figlia di una resistenza, che questa giornata deve continuare a ricordare. Anche in questo modo.

Silvia Rabatti

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