BARBERINO TAVARNELLE – Ancora non riesce a crederci Alessandro La Ferla. Non realizza di aver vinto il suo primo rally e, soprattutto quello di casa.

Il Rally del Fettunta, a Barberino Tavarnelle, dove tutto ebbe inizio cinquanta gare fa. Passo dopo passo, il pilota di San Casciano in questi anni ha collezionato numerosi successi.

E dopo aver sfiorato il gradino più alto del podio al Fettunta per tre volte, arrivando terzo (due da navigatore e una  da pilota), sempre in coppia con Giacomo Matteuzzi, quest’anno ha centrato (insieme a Matteuzzi alle note) l’obiettivo. Alla prima uscita con la Skoda Fabia di Gima Autosport.

“Vittoria bellissima, sognata e risognata – commenta La Ferla – Ci sono state un sacco di concomitanze e di coincidenze che l’hanno resa speciale. Ho iniziato a correre facendo il Fettunta, è la mia cinquantesima gara. E averla vinta con Giacomo, che è stato colui che mi ha portato in questo ambiente, è stato il massimo. Tutto perfetto non avrei potuto chiedere di meglio”.

Sono bastate le due prove speciali del sabato di “Sambuca” per prendere le misure al pilota di Jag Sport.

Poi, secondo dopo secondo, la coppia sancascianese ha vinto tutte le restanti prove speciali della domenica, rifilando trenta secondi agli inseguitori e arrivando in piazza Matteotti, a Tavarnelle, in trionfo.

Davanti al loro pubblico, agli amici, ai familiari, fra esultanza e commozione. Per un sogno finalmente divenuto realtà.

“Durante la prova di Tignano ho attaccato – prosegue La Ferla – e ho capito per la prima volta che avrei potuto vincere”.

Sul sedile di destra Giacomo Matteuzzi a leggere le note: esperto pilota che si è calato nel ruolo di navigatore per centrare questo obiettivo.

“È stato bello – commenta Matteuzzi – da navigatore corro poco e quando ho corso qui al Fettunta è sempre andata bene. Meglio di così: vincere all’esordio, con questa vettura (Skoda Fabia – Gima Autosport) e con Alessandro… è stato fantastico!”.

Oltre alla vittoria assoluta, Alessandro La Ferla ha ricevuto anche il premio speciale intitolato a Vareno Grassini, storico presidente di Valdelsa Corse e punto di riferimento per tutto il rallysmo toscano e nazionale.

“Il Trofeo Vareno Grassini va a chi segna il miglior tempo nell’ultima prova speciale del rally – ricorda Marco Piazzini – Insomma, anche a giochi fatti, va a chi continua ad accelerare, fino alla fine: è un modo particolare di ricordare Vareno, lui che non si tirava mai indietro”.

“Nonostante sia stato un azzardo dal punto di vista cronometrico – tiene a sottolineare La Ferla – lo volevo fortemente perché ho avuto la fortuna di conoscere Vareno. Come conosco l’importanza di quel Premio e quanti ragazzi di Valdelsa Corse ci tenevano: l’ho voluto quanto questa vittoria, ho dato tutto e siamo riusciti a vincere anche quella prova”.

Quarto posto assoluto, terzo di gruppo e di classe. oltre ad aver vinto la classifica Over 55. è stato il barberinese Paolo Anselmi. In  coppia con Andrea Nardini su Skoda Fabia Evo, preparata dal team d’Ambra e portacolori di Valdelsa Corse e Dueffe Racing, che hanno svolto una ottima gara stando attenti a non fare errori.

“La gara come sempre è andata crescendo – commenta Anselmi – Per come si era messa abbiamo ottenuto un ottimo risultato, anche se ci vorrebbe qualche chilometro in più di allenamento per diventare più forti”.

Sempre con i colori di Valdelsa Corse, nono posto assoluto con il secondo di gruppo e di classe, i senesi Massimiliano Boldrini e Simone Franchi su Renault Clio S1600.

Seguiti, al quattordicesimo posto, dal tavarnellino Matteo Corti con il senese Cristian Pollini, che hanno conquistato con la Peugeot 208 VTI anche il nono di gruppo e secondo di classe.

Ventottesima posizione assoluta invece per il montespertolese Andrea Bartarelli che, a bordo della Renault Clio Rs Line insieme a Saverio Stoppioni, ha portato a casa anche la diciannovesima posizione di gruppo e quarta di classe.

I sancascianesi Massimo Sabatini e Cristian Gaito, con la Rover MG 105 ZR, hanno concluso trentaseiesimi assoluti, con un nono posto di gruppo ed un quarto di classe.

Seguiti dall’equipaggio di Jag Sport composto da Gabriele Sacchi e Maurizio Verdiani, sempre con la Rover MG 105 ZR, conquistando il trentasettesimo assoluto, il decimo di gruppo ed il quinto di classe.

Ritirati purtroppo dopo un testacoda il sancascianese Andrea Mazzocchi con Sara Torielli alle note, su Skoda Fabia di Gima Autosport, e portacolori della Scuderia La Suberba, uno tra i favoriti al podio.

Come l’altro pilota senese Matteo Agnorelli, in coppia con Claudio Masti di San Pancrazio che, a bordo della Renault Clio S1600 (sempre di Valdelsa Corse) si è dovuto ritirare.

Ritiro anche per altri equipaggi Valdelsa Corse: come Andrea Maglioni su Peugeot 106 S16, con alle note Eugenio Alfieri; e il grossetano Simone Cumuli, con Valentina Ranieri su Renault Clio RS.

Fra le storiche sale sul podio, con la Peugeot 205 GTI, la coppia Massimiliano Fei e Dimitri Pistolesi di Valdelsa Corse conquistando la seconda posizione assoluta.

“Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto – sottolineano gli organizzatori di Valdelsa Corse – e le parole dei concorrenti e degli addetti ai lavori, degli abitanti e dei tifosi, ci hanno riempito di gioia”.

“Il ringraziamento principale va a tutti i ragazzi della Valdelsa Corse – proseguono – “lavoratori” preparati ed instancabili, che per cinque giorni si sono alzati all’alba per allestire, preparare, e rimettere tutto al proprio posto; alla Scuderia Motor Team, ai Comuni di Barberino Tavarnelle e San Casciano, ad Automobile Club Firenze. A tutti gli altri sponsor principali e a chi ci ha fornito omaggi e premi”.

“Adesso un po’ di riposo – concludono – e poi ci butteremo nuovamente a capofitto per proporvi una 45esima edizione con i fiocchi!”.

I ragazzi di Valdelsa Corse

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