E finisce così questo 2017, con una Fiorentina che galleggia come e dove può.

Una sorta di gregge informe che una volta ti sorprende, due volte ti delude, tre volte si conferma un gregge informe.

Dopo Cagliari eravamo pronti e col coltello tra i denti per due partite importantissime e puff… . Sciolti come neve al sole.

Allenatore che fa scelte oltre il ridicolo, giocatori con la grinta di un agnellino appena nato, presidente che continua a fare proclami sulle supercazzole e parte dei giornalisti che si rallegrano all’idea che forse nel 2021 avremo lo stadio nuovo.

Eravamo stati estratti sul “lato fortunato” della Coppa Italia, con Juve, Napoli e Roma tutte dall’altra parte. Ci ritrovavamo con la Lazio ai quarti e il Milan in semifinale. Nel calcio non c’è niente di facile, ma di certo non stiamo parlando di Real e Barcellona.

Evidentemente Pioli non la pensava così.

Ci siamo presentati a Roma contro la Lazio per la Coppa Italia con una formazione con almeno 3-4 giocatori insoliti.

Con Sanchez titolare addirittura, una roba da brividi. Abbiamo cercato di raddrizzarla inserendo Gil Dias, una scelta da interdizione.

Una partita surreale, dove siamo riusciti a tirare una volta sola in porta, con Chiesa schierato da terzino per altro, ennesima scelta molto discutibile.

Mai in partita contro una Lazio imbottita di riserve.

Allora ci ricarichiamo per il Milan, una squadra in enorme difficoltà, che abbiamo il culo di incontrare subito dopo i supplementari del derby… E anche qui il niente assoluto.

Addirittura Pioli si supera, schierando Gil Dias titolare. Una cosa che probabilmente non potrebbe accadere neppure alla Sambenedettese, in quanto uno come Eziolino Capuano al massimo uno come Gil Dias potrebbe menarlo, di certo non schierarlo titolare.

E ci sciroppiamo 55 minuti di nulla, con tre tiri in porta in totale uno dei quali potrebbe addirittura portarci in vantaggio. Un’altra partita importantissima, dove una squadra seria dovrebbe quantomeno bruciare l’erba… .

All’improvviso una disattenzione, passiamo in vantaggio! E dopo 100 secondi concediamo immediatamente il pareggio. Senza poi ritentare nient’altro in avanti.

Sconfitta in coppa, pareggio inutile in campionato. Due partite dai ritmi blandissimi, due partite che avrebbero potuto far girare la stagione e dove la voglia di vincere non si è vista neppure col lanternino.

Inutile sperare in qualcosa di diverso, quantomeno per i primi 5 mesi del prossimo anno.

Buon 2018 anche a voi… .

Dario Del Gobbo

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