C’è chi si sente male perché ci tiene, perché ama il suo lavoro, ama la città, ama la maglia.

Perché aveva visto una bella prestazione, perché eravamo in vantaggio, perché non meritavamo di perdere.

Perché abbiamo assistito all’ennesimo arbitraggio dubbio di una stagione schifosa, perché era importante aumentare la fiducia e dare forza alle dure scelte prese.

E chi invece dall’alto della propria esperienza decennale di culo appoggiato sul proprio divano e una laurea ad honorem in “scienza dei bravi dopo” offende il nostro allenatore dandogli oramai quotidianamente del “bollito” senza ricordare niente di quel che Cesare ha fatto nei tanti anni passati da allenatore sulla nostra panchina, senza neanche immaginarsi di cosa possa significare arrivare in questa Fiorentina, in questo periodo storico.

Cesare può sbagliare, l’ho scritto più volte qualche settimana fa, nessun allenatore è infallibile. Ma lui è la persona che in questo momento tiene più in assoluto alla Fiorentina. Anche più di noi. Ed è per questo che la nostra squadra non potrebbe essere in mani migliori.

Sì, lo abbiamo notato tutti quanto abbia inciso Bennacer e come purtroppo i nostri abbiano sofferto il suo ingresso in campo e forse sì, Amrabat avrebbe fatto comodo.

Purtroppo o per fortuna però i gruppi si gestiscono anche così.

Gasperini ha fatto giocare Sportiello anziché Gollini contro il Real Madrid per uno screzio.

Ma se vuoi rispetto, se vuoi che uno spogliatoio ti segua non ci sono altre vie.

Amrabat è un giocatore che amo, per me è stato un acquisto fantastico ma non nego che sia una delusione atroce. Si contano sulle dita di una mano le partite in cui ha fatto la differenza in positivo.

Ed evidentemente Cesare da lui vuole qualcos’altro, non gli posso fare una colpa se non lo schiera preferendogli Eysseric o Pulgar o Bonaventura. O se non lo inserisce a gara in corso.

Non posso dare a Cesare una colpa se non caviamo un ragno da un buco oramai da quasi 5 anni, se tutti gli acquisti portati da Pradè sono stati un fallimento ridicolo dietro l’altro, se Commisso non è così attento come vorremmo, se Antognoni e Dainelli non sappiamo che ruolo abbiano veramente.

Sarei veramente un vigliacco se lo accusassi di qualcosa, proprio lui che si è accollato ogni tipo di gestione e di responsabilità, anche quelle che sarebbero dovute essere di altri.

L’analisi della partita contro il Milan è presto fatta: ottima Fiorentina, ben messa in campo. Giornata non straordinaria per i nostri difensori, né per i nostri portieri. Solita giornata di merda per l’arbitro Guida, che da sempre non ama i nostri colori.

Abbiamo giocato una buonissima partita, dando ottimi segnali, non perdendo distanza dalle altre pretendenti alla salvezza (le più in difficoltà hanno tutte e 4 perso) e lottando fino all’ultimo secondo come da mesi non si vedeva.

Ottima partita dei rossoneri, che hanno un tasso tecnico molto più alto del nostro e che in campo si è visto.

Fine.

Non è questo il momento di andare a polemizzare oltre. Ve lo dice un polemico di natura.

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