La Fiorentina è quindi una serissima candidata alla lotta per la salvezza.

A Roma ennesima prestazione sconcertante da parte degli uomini di Iachini, gentaglia che non ha voglia né di correre né di stare a sentire le assurdità che detta un allenatore che oramai ha oltrepassato il ridicolo.

Tragica l’intervista di fine partita in cui Beppe racconta cosa aveva pensato a livello tattico: Ribéry e Callejon per stancare i difensori giallorossi e “se fossimo stati ancora in parità, volevamo inserire attaccanti freschi che avrebbero addirittura potuto farci vincere”.

Un progetto molto complesso e ambizioso devo dire.

Splendida l’idea di mettere i due giocatori più anziani della rosa a sfiancare i giovani difensori romanisti. Ma più che altro, chi avrebbe dovuto innescarli i nostri “ragazzini”?

Amrabat, che oramai non è più né carne né pesce e che tende a rischiare sempre meno? Oppure la controfigura di Bonaventura?

Di sicuro non Castrovilli, che oramai – lo hanno capito tutti – ha come compito primario (e forse unico) quello di inserirsi costantemente per le vie centrali e tentare la conclusione, cosa che ha brillantemente fatto in quegli 8 minuti in cui la Fiorentina è rimasta in campo.

Non si è minimamente vista una reazione per tutto il resto della gara, nessuno sembrava minimamente interessato – tranne Martinez Quarta che ha pensato bene di tentare l’assassinio di Dzeko, fallendo nell’intento e facendosi espellere – ma quel che è peggio è che non c’è nessuno in panchina in grado di cambiare l’andazzo, meno che mai un allenatore.

La situazione creata da Commisso è quindi prossima al disastro totale.

Il presidente – nonostante il parere fortemente contrario di tutti i paggetti che lo circondano – ha confermato Iachini e ora non sembra avere il coraggio di ritornare sui propri passi, comportandosi come il classico ragazzino testardo, prigioniero del principio e dell’orgoglio (ne ha rovinati più lui del petrolio… cit.).

Difficile francamente continuare a commentare questo grande, immenso nulla che è la Fiorentina. Troppo tempo che è tutto maledettamente noioso, troppi anni che non ci sono obiettivi ma quel che è peggio non ci sono prospettive.

Speravamo tanto che una nuova proprietà avrebbe cambiato le carte in tavola, per adesso non è andata così.

C’è enorme approssimazione in tutto, non c’è stata una sola scelta sportiva corretta fino a oggi e non mi sembra ci sia la minima intenzione di cambiare l’andazzo.

Imbarazzante che Commisso faccia il permaloso di fronte ad uno sfacelo calcistico che per ora gli è costato parecchi milioni di euro e gli ha fatto completamente cestinare 16 mesi di lavoro.

Ho già scritto troppe volte che tenendo Iachini si fa il male di tutti.

I risultati sono evidenti, siamo arrivati al punto di rilasciare interviste entusiaste di fronte ad una vittoria in Coppa Italia per 2-1 contro una squadra di Lega Pro che nel secondo tempo non ci ha fatto uscire dalla nostra metà campo.

Una cosa umiliante.

Se siamo ancora a parlare di questi problemi dopo tante settimane però, è evidente che chi comanda o non si accorge di niente o più probabilmente ha interesse a continuare in questa direzione.

La direzione del “vivacchiare”.

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