ROMA – Misure dirette anche alle associazioni sportive dilettantistiche e agli enti di promozione sportiva. Sono quelle contenute nel decreto “Cura Italia” varato ieri dal Consiglio dei ministri.

Nel dettaglio le misure nello specifico sono le seguenti: cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori dipendenti; indennità per tutti i lavoratori autonomi e i collaboratori; sospensione dei versamenti (Irpef, Irap, Iva, contributi previdenziali e assistenziali); sospensione di affitti e canoni di locazione; sostegno finanziario per garantire l’accesso al credito; credito di imposta per la sanificazione degli ambienti; potenziamento del piano “Sport e Periferie” rivolto ai Comuni.

La cassa integrazione in deroga prevista per i dipendenti vale anche per quelli delle società sportive e delle associazioni sportive dilettantistiche.

Ugualmente, l’indennità di 600 euro una tantum per gli autonomi e i collaboratori comprende anche i collaboratori delle società sportive e delle associazioni sportive dilettantistiche e degli enti di promozione sportiva (che per status giuridico sarebbero rimasti esclusi).

Per le associazioni sportive dilettantistiche, le società sportive, professionistiche e dilettantistiche, gli enti di promozione sportiva, e per tutti i soggetti che gestiscono stadi, impianti sportivi, palestre, piscine eccetera è prevista la sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria fino al 31 maggio 2020.

Allo stesso modo sono sospesi fino al 31 maggio 2020, i pagamenti dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali.

Applicabili al settore sportivo saranno anche le norme concernenti le misure di sostegno finanziario alle piccole e medie imprese colpite dall’epidemia e il riconoscimento di un credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro.

È quindi prevista inoltre una misura che consentirà ai Comuni beneficiari dei finanziamenti per il piano “Sport e Periferie”, a valere sui Fondi di Sviluppo e Coesione, di aumentare la quota in anticipazione dal 10% al 20%.

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