Pianeta Terra, maggio 2018. Il mondo al contrario.

In questo mondo di fantasia c’è una squadra di nome Juventus, che si lamenta degli arbitraggi in Europa. Sostiene di essere stata penalizzata, che ci sono squadre che vengono sempre tutelate, non loro però.

In una nazione vicina c’è addirittura una squadra di nome Bayern, che si lamenta allo stesso modo, creando una specie di “cartello dei depauperati” assieme alla Juventus di cui sopra.

Dimenticando evidentemente dei benefici che hanno ottenuto in passato in partite simili o nei propri campionati d’appartenenza.

Poi c’è un’altra squadra, il Napoli, che sta facendo un campionato eccezionale, che ha 15-20 punti più di squadre che valgono la loro ma che arrivati all’ultimo mese di campionato non hanno più le forze di andare a vincere ovunque e dopo ben 30 turni di imbattibilità esterna vengono a perdere 3-0 a Firenze non toccando praticamente il pallone.

Cose che capitano ma che alcuni (e ben inteso, solo alcuni) napoletani non accettano.

C’è un sindaco che invita la propria popolazione a lottare con ogni mezzo contro i palazzi e contro i poteri corrotti.

Sì, ve lo giuro, sto parlando del sindaco di Napoli. Una città stritolata dalla delinquenza, dove la maggior parte dei negozi pagano il pizzo, dove  la camorra domina, la città di “Gomorra”, di Scampia, dove un giovane per non rimanere impigliato nelle fitte trame della malavita non più solo locale deve fare i miracoli e spesso non basta.

E lui parla dei poteri corrotti! Parla di lottare, della dignità cittadina e tutto questo per un campionato di calcio… . Ed è serio eh, non scherzava!

Ci sono alcuni giornalisti che accusano la Fiorentina di antisportività, ci accusano di essere “schiavi della Juventus”.

Altri che ci accusano di razzismo a causa di qualche sciocco coro eccessivo, già aspramente sanzionato.

Dimenticandosi quel che ci ha fatto la Juve negli ultimi 40 anni, dimenticandosi quel che ci ha riservato Napoli quando ci siamo incontrati negli ultimi periodi.

Con litri e litri di piscio rovesciati in testa ai ragazzi che andavano in trasferta o peggio ancora la sera della maledetta finale di Coppa Italia, durante la quale loro stessi ci chiesero di restare in silenzio per manifestare solidarietà nei confronti di un loro amico ferito a morte e poi sul 3-1 ci furono invasioni di campo fin sotto il nostro settore solo per festeggiare ed umiliarci.

La città di Napoli che vorrebbe insegnare sportività, cultura sportiva e civiltà alla città di Firenze.

Squadre come il Bayern e la Juventus che vorrebbero insegnare agli arbitri come non avere sudditanza psicologica nei confronti del Real Madrid o delle squadre spagnole in generale.

E poi ci vengono a raccontare che il problema del calcio sono i tifosi.

Lo sapete vero, quello che dovete fare.

Dario Del Gobbo

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