NYON – Sono stati rese pubbliche le linee guida approvate oggi dal Comitato Esecutivo Uefa sul futuro dei campionati e sulla qualificazione alle prossime coppe europee.

E se queste linee guida servissero per capire, a scalare, anche quale saranno le decisioni a livello italiano e dilettantistico?

La Uefa preme ovviamente ancora per finire i campionati, anche se “la salute dei giocatori, degli spettatori e di tutti coloro che gravitano attorno al mondo del calcio, deve rimanere la preoccupazione principale in questo momento”.

Ma qualora ci fosse un caso – come quello che potrebbe essere quello italiano – in cui “un ordine ufficiale vieti gli eventi sportivi in modo tale che le competizioni nazionali non possano essere completate prima di una data che consentirebbe di completare la stagione in corso in tempo utile prima che inizi la stagione successiva”, come comportarsi?

“Se una competizione nazionale viene prematuramente interrotta per motivi legittimi in conformità con le condizioni di cui sopra – si legge nel comunicato ufficiale – la Uefa richiederebbe alla Federazione Nazionale interessata di scegliere le squadre per le competizioni UEFA per club 2020/21 in base al merito sportivo nelle competizioni nazionali 2019/20”.

Se questo valesse per la Serie A, è chiaro che sarebbe poi immaginabile un principio generale per tutte le categoria a seguire, fino ai Dilettanti, in altenativa preferibile all’ipotesi dell’annullamento della stagione 2019/20.

Sarà davvero così?

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