Enorme delusione. Ma non per il risultato, sia chiaro.

Come sicuramente voi tutti sarete abituati a pensare, “la sconfitta a Napoli ci stava”.

Sì, ci stava per voi magari. Ma per me, anche se la Fiorentina non vale più del 10° posto, ogni volta che si scende in campo è possibile vincere e voglio comunque vincere.

Quindi dicevo grande delusione, non per il risultato ma per la partita in sé per sé.

Anche qui andrò contro la “maggioranza”, come mio solito.

Abbiamo fatto una partita di contenimento, senza pungere più di tanto in contropiede tranne qualche volta sporadicamente nel primo tempo.

Costringendo il nostro miglior giocatore (Chiesa) a recuperi sfiancanti ad ogni latitudine e costringendo i più ignoranti di voi a criticarlo per qualche imprecisione.

Siccome ho diversi amici e conoscenti che mettono in dubbio le sue prestazioni, vorrei scriverlo a chiare linee: se criticate Chiesa e quel che sta facendo in questo inizio di campionato, il calcio non è la materia più adatta per voi.

Federico è costretto a giocare lontanissimo dalla porta (oramai sono quasi due anni che scrivo che dovremmo spostarlo centralmente e molto più avanti, esattamente come accadde per suo padre) ed è così attento e disciplinato che non si risparmia mai.

Chiedergli anche precisione e freddezza sotto porta sarebbe immondo, vista anche la sua giovane età.

La Fiorentina è una squadra molto inferiore al Napoli anche se in campo non si sono viste tutte queste differenze.

Ancelotti ha cambiato il modo di giocare degli “azzurri”, schierandoli con un 4-4-2 che li penalizzerà all’inizio ma che è il suo marchio di fabbrica. Per questo ci sono sembrati un po’ bloccati, stanno sperimentando e mettendo in pratica nuovi meccanismi. Ma al termine del campionato avranno fatto almeno 30 punti più di noi, questo è certo.

E proprio perché noi eravamo al top della nostra forma e dell’entusiasmo, proprio perché avevamo meno nazionali di loro e quindi più freschezza, proprio perché siamo la squadra più giovane del campionato avremmo dovuto giocarcela con sfrontatezza, fottendocene di fare una bella figura.

Avremmo dovuto provare a vincere da subito e siccome non lo abbiamo fatto, avremmo almeno dovuto provare a vincerla nella ripresa.

Pioli però non è uomo da “gallina domani” e ci ha voluto per forza far mangiare “l’uovo oggi”, come se a noi servisse realmente a qualcosa. In questo il nostro mister mostra dei limiti terribili, così come nella lettura della gara.

Difficile che alcuni suoi cambi servano davvero a qualcosa. Perfetto invece nella preparazione della partita e sotto l’aspetto umano, qualità comunque che servono. Ma che servono meno.

Credo sia inutile parlare ancora della totale incompletezza di una rosa che avrebbe dei grandi margini di crescita, se solo fosse stata composta con maggiore intelligenza dal nostro DS.

Se avessimo avuto un buon cambio per Simeone (il Torino per capirci, ha Zaza come alternativa), se avessimo avuto un nuovo regista o due fluidificanti seri avremmo potuto lottare davvero per l’Europa.

Ma qualificarci per una coppa ci avrebbe costretto ad ampliare la rosa e ad aumentare gli stipendi, cosa che la proprietà non ha la minima intenzione di fare.

Ecco perché il nostro vero obiettivo non è il settimo posto, ma l’ottavo. Piccola bugia. Una delle tante.

Dario Del Gobbo

@RIPRODUZIONE RISERVATA