GREVE IN CHIANTI – Domenica 2 dicembre, alla palestra di karate di Greve in Chianti, si è festeggiato il compleanno di un maestro davvero speciale.

Oreste Minici (classe 1938), pioniere del karate a Greve e in tutta Italia, informato dalla moglie Rita per partecipare a un evento di karate presso la sua palestra, ha festeggiato a sorpresa sul tatami i suoi ottant’anni insieme alla famiglia, ai maestri e agli allievi.

Tanta la commozione del maestro Oreste e di tutti i partecipanti all’iniziativa, tra cui anche il sindaco di Greve Paolo Sottani, il campione di karate Michele Romano e il maestro Dino Piccini, che di anni ne ha novantotto, che per primo insegnò il karate a Oreste.

In occasione dell’evento, prima di soffiare le candeline e pranzare tutti insieme al ristorante “Giovanni da Verrazzano” a Greve, è stato proiettato in palestra un video che ripercorreva tutta la storia del maestro.

Una storia che inizia alla fine degli anni Cinquanta, quando a chi era intenzionato a studiare la disciplina del karate era ancora richiesto di sottoporsi prima per qualche mese ad allenamenti di judo.

Si riteneva infatti che il karate, ancora poco conosciuto nello scenario sportivo italiano, fosse un’arte marziale pericolosa e in quanto tale doveva essere insegnata soltanto a chi avesse dimostrato, passando prima attraverso il judo, di essere “affidabile” per ricevere i suoi insegnamenti.

Proprio in quegli anni il giovane Oreste, insieme all’amico Giuliano Focardi, che per decenni sarebbe stato il suo compagno di allenamenti, iniziò a frequentare le lezioni di karate a Firenze del maestro Piccini.

In breve tempo i due amici si appassionarono all’antica disciplina giapponese e in sella alla storica Lambretta di Giuliano, bel tempo o brutto che fosse, arrivavano sempre in tempo per la lezione del loro maestro.

Una volta raggiunto il traguardo della cintura nera, verso la fine degli anni Sessanta, Oreste iniziò a insegnare il karate a Greve e successivamente estese gli allenamenti anche a Montevarchi, Incisa, Tavarnelle e Impruneta.

Successivamente agli inizi degli anni Settanta diede il suo contributo per la fondazione del “Centro di sport popolare” a Greve in Chianti e nel 1978 conobbe il giovanissimo Michele Romano, arrivato quell’anno alla sua palestra di Greve, che diventerà campione di karate a livello internazionale e maestro a sua volta.

Oreste ha trascorso gran parte della sua vita sul tatami, allenando generazioni e generazioni di grandi e piccoli, ma soprattutto tramandando loro gli insegnamenti del karate.

“Con affetto le tue allieve e i tuoi allievi, hoss maestro” hanno scritto i suoi allievi sulla targa di ringraziamento che gli è stata consegnata per l’occasione. Una scritta che esprime il legame indissolubile verso il loro maestro.

E, a chiudere il filmato, il maestro e tutti i presenti hanno letto una frase in giapponese: “Karate no shugyo wa issho de aru”, “Il karate è per tutta la vita”.

Cosimo Ballini

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