FIRENZE – Una domenica senza calcio (e senza sport), in tutta italia. Anche se in verità la Serie A giocherà a porte chiuse (ma si sta valutando lo stop anche di quel campionato, mentre il l’A1 di basket ha annunciato la sospensione già da oggi).
Non è successo spesso, per fortuna, nel corso degli anni. Ma non è la prima volta.
In realtà è la quarta volta negli ultimi 15 anni.
Si comincia il 3 aprile 2005: nella notte era morto papa Giovanni Paolo II ed era già stato deciso lo stop preventivo dell’attività per il fine settimana.
Poi succede di nuovo il 4 febbraio 2007: un paio di giorni prima era morto a Catania l’ispettore Filippo Raciti durante gli scontri tra tifosi prima del derby col Palermo.
Il successivo stop è del 2012. Non si gioca il 15 aprile. Il pomeriggio prima, sabato, è morto sul campo Piermario Morosini durante Pescara-Livorno. La Federazione decide per lo stop della giornata di domenica.
Si gioca invece sui campi dei dilettanti il 4 marzo 2018, poche ore dopo la morte di David Astori. Si fermano Serie A e B, ma nei campionati minori i tempi sono troppo stretti per uno stop congiunto. Così ci deve limitare soltanto a un sentito minuto di raccoglimento.
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