CASCINE DEL RICCIO (FIRENZE) – Perfino il cardinale Betori, accosciato nelle foto di rito insieme al sindaco di Firenze Dario Nardella dopo il taglio del nastro.

E’ stato inaugurato ufficialmente nei giorni scorsi il campo delle Cascine del Riccio dopo i lavori di rinnovamento targati Caritas  (spesa di 500.000 euro e contributo di Regione e Comune di 170.000).

Oltre a sindaco e cardinale, presenti alla cerimonia anche il presidente del CRT Paolo Mangini, il consigliere regionale Vasco Brogi, il direttore della Caritas Alessandro Martini, il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, l’assessore allo sport fiorentino Andrea Vannucci, l’assessore regionale Stefania Saccardi, Francesco Casini sindaco di Bagno a Ripoli, l’assessore di Firenze alla sanità Sara Funaro e tanti ragazzi pronti a calciare il pallone, pronti a divertirsi insieme anche se con storie alle spalle tanto diverse.

Ma anche le glorie della Fiorentina, con Moreno Roggi in testa, Roberto Galbiati e Marco Baroni tra gli altri.

Nel 2016 per poter praticare attività federale è nata la società sportiva dilettantistica San Paolino Caritas iscritta al campionato di Terza Categoria e a vari tornei amatoriali.

La logica con cui l’attività sportiva viene proposta è sempre quella della condivisione con altre persone: operatori, ragazzi del servizio civile, volontari ed amici, in modo che i ragazzi possano vivere più “mondi” il più vicino possibile alla “normalità”.

Nel 2017 la comunità Mormone ha donato il materiale sportivo da gara e da allenamento per tutti i ragazzi, un contributo importantissimo per far sentire importanti questi atleti, veri atleti.

Nel 2017 è partito anche il progetto “Pier”, un progetto internazionale finanziato da Coca Cola Fondation con lo scopo di rafforzare le attività di accoglienza ed integrazione, oltre che incrementare il benessere psico-sociale e la qualità di vita dei rifugiati.

I fondi arrivati da questo progetto hanno dato la possibilità di trasformare il centro sportivo in un laboratorio formativo e di lavoro per alcuni rifugiati, tramite attività di piccola manutenzione, giardinaggio e custodia.

Su quel campo, oltre alla squadra di Terza categoria e al settore giovanile del Lebowski per i ragazzi dal 2006 al 2012, ecco gli spazi per lo joga e per due canestri da basket e il sogno di un campo da tennis, con la realtà di campi da calcio a 5, 9 e 11 e con gli spazi aperti ai ragazzi e ragazze dei centri Caritas, richiedenti asilo, rom, aperti agli anziani che vogliono stare insieme.

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