ASCIANO – Al collo l’hanno tenute Jesse Owens e Mark Spitz, Carl Lewis ed Emil Zatopek, Abebe Bikila e Livo Berruti, Muhammad Alì (che allora era ancora Cassius Clay) e Pietro Mennea, Michael Jordan e Nadia Comaneci, Sergej Bubka e Jury Chechi.
Lo sanno in pochi: ma le centinaia e centinaia di medaglie olimpiche, assegnate da Amsterdam 1928 a Sidney 2000, hanno recato sul fronte il disegno pensato e realizzato da un artista originario di Asciano, in mezzo al meraviglioso paesaggio delle Crete senesi.
Una mostra, nel suo paese di origine e nel museo che porta il nome di famiglia, ricorda adesso Giuseppe Cassioli, l’uomo che nel ’27 vinse il concorso per la realizzazione delle prime medaglie destinate ai vincitori dei Giochi Olimpici.
La rappresentazione di una figura femminile, la Gloria, che tiene in alto con la mano una corona di alloro (sul retro un atleta portato in trionfo) vinse la gara tra oltre cinquanta partecipanti al concorso lanciato dal Comitato Internazionale Olimpico alla fine degli anni Venti ed esordì così ad Amsterdam nel 1928, alla nona edizione dei Giochi. L’immagine rimase sulle medaglie per oltre 70 anni, fino a Sidney 2000.
Nato a Firenze nel 1865 e figlio d’arte di Amos già pittore famoso, Giuseppe fu soprattutto scultore e lavorò a importanti commissioni in Italia (alla chiesa di Santa Croce a Firenze e al duomo di Milano) e all’estero.
La mostra “La medaglia olimpica di Giuseppe Cassioli tra arte e sport” ripercorre il suo percorso artistico tra pittura e scultura nell’ambito dell’ambiente artistico senese e toscano dell’Ottocento e poi documenta le fasi di produzione del bozzetto “olimpico”, forgiato poi dagli Stabilimenti Artistici Fiorentini.
La mostra resterà aperta fino al prossimo 31 dicembre, ed è visitabile nei giorni di sabato e domenica (dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18). Per info e prenotazioni: 0577.714450 / 348.0847875
Gabriele Fredianelli
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