TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Due spettacoli di danza classica, contemporanea, moderna, hip hop e orientale: prima quella realizzata dai corsi degli allievi più piccoli e quindi quella dei più avanzati.

È stata una splendida giornata, tutta dedicata alla danza, quella di sabato 25 maggio, presso il “Teatro Moderno” di Tavarnuzze con il saggio di Arcoballando, a cura di Simona Gianfortuna e Silvia Del Carmine, con le coreografie di Simona Gianfortuna, Elisa Mattolini, Carolina Mattioli, Arianna Matteini, Chiara Basile, Deborah Svelto, Silvia Lorini, Claudia Giuntini, Novella Bianchi.

“Arcoballando ringrazia tutti coloro che hanno collaborato per la realizzazione degli spettacoli – dicono le insegnanti Simona Gianfortuna e Silvia Del Carmine – Per primi gli insegnanti che oltre a insegnare la tecnica, trasmettono agli allievi la passione per la danza in tutte le sue forme e discipline e i genitori per la collaborazione e il sostegno”.

Inoltre sono state assegnate due borse di studio ad allievi che hanno talento ma che hanno anche dimostrato impegno e passione per la propria disciplina: Irene Batacchi, allieva di danza classica, e Alessio Ciappelli, allievo di hip hop.

“Consideriamo Arcoballando una grande famiglia – raccontano le insegnanti – dove tutti quanti mettono il cuore in quello che fanno, allievi, genitori ed insegnanti. Ci sosteniamo l’un l’altro, cerchiamo di insegnare agli allievi il rispetto per le regole e per il prossimo, cerchiamo di far capire loro che la competizione più grande devono averla soprattutto con se stessi, cercando di dare sempre sempre di più per migliorarsi”.

“Insegniamo ai ragazzi ad affrontare le proprie paure – proseguono – ad aspirare al massimo per loro stessi, a rialzarsi dopo una caduta, a sostenere un compagno in difficolta’ e a gioire per le proprie vittorie, ma ancor di piu’’ per quelle dei compagni di “squadra”. 
Educhiamo all’impegno, alla tenacia, trasmettiamo loro la passione per lo sport e per il benessere psico-fisico, non trascuriamo il momento ludico per i più piccoli, perché sono pur sempre dei bambini e devono anche giocare”.

“Per noi insegnanti – concludono – sono queste le cose più importanti da trasmettere e anche le più complesse ma, dopo tanto lavoro e tanta dedizione, i miglioramenti e le vittorie arrivano di conseguenza, come arriva anche la soddisfazione per aver raggiunto un traguardo”.

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