Fonte: ACF Fiorentina

E in pieno stile Fiorentina, sul più bello ci tiriamo indietro.

Non era certo una partita proibitiva quella di Udine, ma se la affronti col piglio del primo tempo che ci siamo visti è già un miracolo se non la perdi.

Non commuova la parte finale della gara che ha visto i nostri tanto volenterosi e pieni di foga nella speranza di vincere, gravissimi i primi 45 minuti completamente cestinati.

A tradire questa volta – oltre all’immancabile Gerson, ben oltre l’imbarazzante – due dei migliori come Veretout e Milenkovic, fuori dal gioco nonché dannosi talvolta come nel gol Udinese propiziato da una sciocchezza del francese su nostro calcio d’angolo.

Per la prima volta in stagione lascia buone tracce di sé Edimilson Fernandes, autore di uno spettacoloso pareggio, con botta dai 25 metri rasoterra.

Questi i fatti di un triste pomeriggio di metà inverno, non così triste come quello di soli 11 mesi fa ma comunque sempre cupo e toccante. La memoria purtroppo torna lì e chissà che i ragazzi in quel primo tempo non ci abbiano rimuginato un bel po’ su.

Non c’è molto altro da dire per raccontare questa ennesima mediocre Fiorentina, che lascia un doppio amaro in bocca primo perché ci eravamo abituati a ben altro, secondo perché tutte le dirette concorrenti avevano lasciato punti per strada.

Il campionato è importante e la sensazione è che tra quarto e ottavo ci saranno pochissimi punti di differenza a fine torneo; ora però che ci ritroviamo in semifinale di Coppa Italia ed è doveroso ragionarci sopra per un bel po’.

Dando per scontato che le tre squadre più forti del campionato siano Juve, Napoli e Inter (anche se sui nerazzurri ovviamente serpeggiano dei dubbi) non si può non notare che siano tutte uscite proprio nell’ultimo trionfale turno. Vincere è sempre molto difficile, ma senza queste tre è quantomeno possibile provarci.

Rimane solo un aspetto del quale parlare adesso, ed è quello relativo ad una parte della tifoseria.

Quella parte che dopo l’arrivo di Muriel e l’acquisto per giugno della prospettiva Traoré (sembra veramente un acquisto valido) e di Rasmussen (molti più dubbi su di lui) ha già perdonato Corvino & co..

In settimana per altro, a corollario di un (molto) presunto tentativo di riavvicinamento, c’è stato un incontro tra proprietà e ACCVC. Da segnalare che per la proprietà c’erano tutti tranne il vero proprietario, mentre per l’ACCVC c’erano tutti tranne i club più importanti, da anni oramai in chiaro disaccordo con la gestione.

In pratica, una specie di riunione di condominio senza i condòmini.

Però tranquilli, la proprietà ci ha rassicurati. Tra gli “elementi emersi” durante l’incontro da segnalare soprattutto il “non voler vivacchiare” e “la Fiorentina non è in vendita”.

Oltre all’oramai celeberrimo “è stato ammesso che necessitano dei miglioramenti nel campo della comunicazione e che il comparto è in via di sviluppo”.

Il comunicato tenetelo di conto, stampatevelo su carta e tenetelo accanto al comodino. Vi potrebbe tornare molto utile in caso di insonnia.

Dario Del Gobbo

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