SAN CASCIANO – Una mazzata. Dal punto di vista economico, morale e di immagine. Una mazzata a cui però la Sancascianese si ribella. Non ci sta.
Prima di tutto i fatti: la partita è quella di sabato 10 marzo, categoria Allievi, Sancascianese-Montelupo, al comunale di viale Garibaldi.
Questo quello che si legge nel bollettino settimanale della Federazione, in seguito al referto dell’arbitro: 650 euro di ammenda “per aver i propri sostenitori offeso con frasi irriguardose il direttore di gara”.
“I medesimi sostenitori – si legge ancora nel bollettino – durante lo svolgimento della partita incitavano i propri calciatori ad usare violenza nei confronti della squadra avversaria e assumevano un contegno gravemente denigratorio per motivi di razza nei confronti di un giocatore avversario”.
Insomma, bollettino pesantissimo: sia da un punto di vista morale che dell’esborso economico. Tifosi violenti e razzisti, in buona sostanza.
Ma il presidente della Sancascianese, Aldemaro Becattini, non ci sta: “Siamo rimasti sbalorditi quando abbiamo letto – dice a SportChianti – semplicemente perché non è successo niente di quello che ha scritto l’arbitro. Che alla fine della partita ha dato versioni diverse a tutti, e poi ha scritto questa roba qua”.
Ma cosa è successo allora secondo voi? “Un ragazzo aveva la maglia nera sotto a quella di gioco – risponde Becattini – Al seguito di un’azione si è tolto quella sopra e dalla tribuna hanno alzato un po’ la voce. Tutto qua”.
“Personalmente – prosegue – ci sono rimasto parecchio male, siamo una società molto attenta a questi dettagli, sappiamo che a volte possiamo avere in tribuna ragazzi giovani che alzano un po’ troppo la voce. E per quello li teniamo costantemente sotto controllo. Purtroppo siamo completamente “schiavi” di quello che scrive l’arbitro”.
“Presenteremo ricorso – conclude Becattini – e chiederemo al Montelupo di farlo assieme a noi, visto che siamo oltremodo sicuri di quanto accaduto. E probabilmente, comunque, lo perderemo: purtroppo nel nostro calcio funziona così”.
Matteo Pucci
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