SAN CASCIANO – Abbiamo tifato e trattenuto il fiato per lui. Orgogliosi, concedetecelo, di questo giovanissimo sancascianese che ha portato in alto la “bandiera” chiantigiana ai mondiali di nuoto di Budapest.

Oggi, con le emozioni ormai sedimentate, abbiamo incontrato Filippo Megli. Per farci raccontare come ha vissuto quel turbine di emozioni fra acqua, tv, e i “mostri sacri” del nuoto nella corsia… accanto alla sua.

Filippo sono passati alcuni giorni dalla fine dei Mondiali di nuoto di Budapest, quale il bilancio che ti senti di fare a “freddo”?

“Dopo l’emozione di questo Mondiale ho avuto modo di rifletterci un po’ su. Il bilancio generale dell’anno è ottimo, dati i netti miglioramenti in tutte le gare a stile libero nonché il mio stile prediletto. Sicuramente il Mondiale e le prossime gare a Taipei sono e saranno le ciliegine di una torta a dir poco fantastica. Quest’anno è stata buttata giù la base per un altro anno, che punterà sempre più alla  crescita professionale (cioè sportiva) e personale”.

Guardando indietro dove ti senti di dirti bravo e dove invece vorresti fare diversamente qualcosa?

“Sicuramente non è stato facile andare a ripensare a ciò che è successo in quella magnifica piscina. Gli errori ci sono stati, a partire dall’ansia e dalla tensione prima della gara, per poi passare anche ad errori tecnici e di gestione. Nonostante ciò, le note positive ci sono state e di gran lunga maggiori degli errori: la sicurezza acquisita, il lavoro di squadra, la voglia di nuotare che si è intensificata ancora di più, la consapevolezza che ormai sono entrato a far parte di quelli che da piccolo consideravo i “forti”. Inoltre la finale della staffetta mi ha mostrato anche la grande fiducia che la Federazione Italiana Nuoto nutre nei miei confronti, dato che non è da tutti far esordire un ragazzo al suo primo Mondiale schierandolo in prima frazione di una staffetta mondiale”.

Raccontaci quei giorni: emozioni? Paure? Gioie?

“Diciamo che la settimana passata al Mondiale di Budapest è stata colma di emozioni positive. Nonostante ciò, la prima cosa che ho provato è stata una leggera sensazione di timore, perché non sapevo cosa mi sarei dovuto aspettare dal pubblico all’ingresso sul piano vasca dalle 17.000 persone sugli spalti. In conclusione sono veramente felice di aver potuto dar prova di me stesso in una manifestazione del genere. Non ho nessun rimpianto, ho dato il massimo!”.

Quali adesso i tuoi prossimi impegni?

“Prossima tappa è l’Universiade di Taipei dal 20 al 26 agosto. Sarà un altro appuntamento importante per poter dimostrare quanto valgo e migliorare ancora di più. A seguire penso proprio che dopo un anno intero di allenamenti, una vacanza non troppo lunga… me la concedo”.

Hai sentito vicina la comunità sancascianese in questo tuo percorso?

“Quando la tensione per la gara si è manifestata, io ho subito cercato di pensare alle mie persone più care per trovare la forza e la sicurezza. Questo pensare naturalmente mi ha ricondotto al mio paese natale, cioè San Casciano, e a tutte le persone che già l’anno scorso agli Europei di Londra hanno mostrato il loro interesse e il loro sostegno per un loro compaesano. Grazie davvero di cuore a tutti e spero che possiate trasmettere quel coraggio non solo a me, ma anche a quei ragazzi che intraprenderanno la via dello sport agonistico di tutta San Casciano!”.

Matteo Pucci

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