Il presidente del CONI Giovanni Malago' all'interno del CONI durante l'inaugurazione dell'anno accademico della Scuola dello Sport, 2 febbraio 2018 a Roma. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

ROMA – Molto critico con le modalità dell’ultimo Dpcm il presidente del Coni Giovanni Malagò dopo il vertice di oggi con il premier Conte e il ministro Spadafora.

“Ci ha lasciati molto male – ha spiegato il numero uno dello sport italiano – La maggior parte degli sport sono coinvolti perché si svolgono in palestra e nelle piscine. È stato calato dall’alto anche perché i dati certificavano che i compiti a casa erano stati fatti bene come dicono tutti i verbali dei controlli. Chi ha investito in questi giorni sulla sicurezza rispettando le regole, ha visto il suo impegno vanificarsi. La cosa peggiore sta nella comunicazione: si erano create delle aspettative che sono state rimaste deluse”.

E poi un analisi impietosa sulla ricaduta sulle nuove generazioni: “Il provvedimento è devastante per la generazione fra i 10 e i 14 anni”.

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