BARBERINO TAVARNELLE – “Tanto tonò che piovve” dicevano i nostri vecchi. E così, dopo la fusione fra i due Comuni che ha dato origine al Comune di Barberino Tavarnelle, arriva anche quella fra le due società calcistiche.
Era nell’aria da tempo, fin dalla stagione scorsa. Poi il Covid e tutto il resto avevano rallentato le operazioni. Ma oggi ci siamo, è ufficiale.
La Polisportiva Barberino Val d’Elsa e la Libertas Tavarnenne si fondono in una società unica, che si chiama Libertas Barberino Tavarnelle.
A settembre giocherà nel campionato di Prima categoria, dove militava la Polisportiva (la Libertas era in Seconda).
Si dà quindi corpo a un progetto che, soprattutto negli ultimi tempi, era apparso come un approdo naturale per mettere insieme forze, risorse, strutture.
Ecco il nuovo organigramma completo.
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Presidente: Armando Conforti
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Vice Presidente: Andrea Cerrini
- Portavoce – Rappresentante Società: Matteo Cibecchini
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Direttore Sportivo: Claudio Ciappi
- Team Manager: Paolo Frosali
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Aiuto DS e Team Manager: Manuele Panti
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Allenatore: Maurizio Temperini
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Allenatore in seconda: Stefano Masi
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Preparatore Atletico: da ufficializzare
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Fisioterapista: da ufficializzare
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Centro di Fisioterapia Convenzionato: FisioLab
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Segretario: Marco Giotti
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Vice-Segretario: Giuseppe Giotti
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Tesoriere: Stefano Galgani
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Vice-Tesoriere: Giampiero Galgani
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Responsabile Settore Giovanile: Patrizio Mori
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Accompagnatori: Alessio Panti, Marco Santagati, Alessio Mazzuoli, Juri Cinelli, Francesco Cresti e Andrea Strambi
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Massaggiatori Partita: Andrea Strambi, Alessio Panti e Juri Cinelli
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Responsabili Vestiario: Lorenzo Panti, Alessio Mazzuoli e Alessio Panti
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Guardalinee: Paolo Fratini e Giuseppe Coli
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Custode Campo Sportivo: Beppe Casamonti
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Legale Società: Patrizio Billi
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Addetto Stampa e Organizzatore d’Eventi: Marco Santagati e Matteo Cibecchini
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Dirigenza: Massimo Fusi, Luca Bagnoli, Federico Soffici, Umberto Bagnoli, Lorenzo Panti, Juri Cinelli, Graziano Bandini, Piero Tendi, Bruno Capezzuoli, Stefano Marmo, Giampiero Galgani, Giuseppe Coli, Luciano Gabbiani, Matteo Bagnoli e Riccardo Bruni
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