FIRENZE – Il Cubino porta il suo gioioso paradosso nel grande calcio toscano.

La squadra senza un campo proprio e senza un settore giovanile, quella delle magliette autoironiche (“Ma indo’è Cubino?”) e delle bocche storte da parte di tanti addetti ai lavori, si lascia alle spalle anche la Prima Categoria e vola in Promozione.

Lo fa dopo un campionato dominato con sicurezza nella seconda parte e con la personalità di tenersi sempre alle spalle le grandi favorite Reggello, Incisa e Galluzzo.

Lo fa grazie a un gran bel gioco, un allenatore abituato alle imprese storiche (aveva portato l’Isolotto in Prima, adesso il doppio salto coi gialloblù), i gol del capocannoniere Schenone e con una rosa nel pieno della sua maturazione, grazie a una società che, senza perdere nulla del suo spirito, ha saputo rinnovare e ringiovanire l’organico nel corso delle stagioni.

Contro il Casellina, nell’appuntamento con la storia, va tutto il scioltezza, pure se i biancorossi scandiccesi si giocavano in questa sfida la permanenza in categoria.

E invece i gialloblù non hanno patito nemmeno un attimo la tensione del grande esame di maturità. Al 9′ ci pensa Marzoli a stappare il tabellino con una punizione sporcata da una deviazione.

Il crocevia della partita è però il 21′: Nasa salta anche Allegranti in uscita e regala a Butera il cioccolatino del possibile 1-1. L’esperto attaccante però clamorosamente la svirgola a lato e 2′ più tardi il Cubino fa 2-0 con l’inserimento di Chiesi su invito di Schenone dalla destra.

Da lì in poi non c’è più partita. Volpi salva in volo su Tacchi ma nulla può al 39′ sul tocco da due passi di Schenone su assist di Marzoli.

La ripresa è una formalità. Schenone fa quasi subito poker, per lo scettro di re del gol del girone, prima che le due squadre si ritrovino in dieci contro dieci per i rossi per somma di ammonizione a Gorini (59′) e allo stesso Schenone (71′).

All’81’ il gol della bandiera biancorosso con il tiro di Cerza deviato da Ulivi che non evita però alla squadra di Del Re il sorpasso della Rignanese e la discesa in Seconda per colpa della “forbice”.

Al fischio finale è solo gioia gialloblù, per la squadra più paradossale e immarcabile del panorama toscano. E adesso saranno ancora tanti di più quelli che si chiederanno ogni domenica, in tante province diverse: “Ma indo’è Cubino?”.

IL TABELLINO: 4-1

CUBINO: Allegranti, Khodin (79′ Martini), Gelli, Filice (78′ Leggiero), Salvarezza, Ulivi, Tacchi (60′ Cantini), Conti, Schenone, Marzoli (72′ Mecatti), Chiesi (56′ Bussotti). A disp.: Cosentino, Pampaloni, Zangrilli, Romagnoli. All.: Jacopo Bonciani.

CASELLINA: Volpi, Petreni (48′ Cultrona), Zamillo, Diop, Bandinelli (52′ Pancotti), Gorini, Sammartino, Tonoli (57′ Coppetti), Nasa (63′ Cerza), Butera (57′ Papi), Trovero. A disp.: Biagiotti, Azzini, Barrasso, Bernocchi. All.: Davide Del Re.

ARBITRO: Giannini di Pontedera.

RETI: 9′ Marzoli, 23′ Chiesi, 39′ e 55′ Schenone, 81′ Cerza.

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