CERBAIA (SAN CASCIANO) – Una festa splendida quella che si è tenuta questa sera, domenica 5 maggio, al campo sportivo di Cerbaia.

Dove la squadra guidata da mister Francesco Sacconi ha celebrato la vittoria del campionato di Prima categoria (girone C) e la salita in Promozione.

Vittoria diventata matematica domenica scorsa, con la vittoria casalinga contro l’Albacarraia. E certificata oggi dal 2-1 in trasferta in casa del Gambassi.

Ad accogliere tifosi, calciatori, staff, tanta gente con il sorriso stampato in faccia, il presidente Luca Presciutti. Presente, fra gli altri, anche il sindaco di San Casciano, Roberto Ciappi. Per un’apericena diventato subito festa collettiva.

Una grande torta, medaglie per tutti coloro che hanno reso possibile questa annata storica, un pallone firmato per il presidente Presciutti e una bandierina firmata per il Trecca, il guardalinee che l’anno prossimo si riposerà visto che… in Promozione c’è la terna ufficiale.

La lettera su un’annata storica

Questa invece la lettera, il messaggio scritto da uno dei calciatori a nome di tutta la squadra.

Promozione

Ma che fa? Ma come si fa? Ma perché lui?

Ribadiva sottovoce la panchina, era circa l’84esimo di una “semplice partita” in casa, l’ultimo pezzo del puzzle a coronamento di un’impresa epica.

La palla arriva da destra dopo un palleggio assillante, colpisce la testa e insacca la rete…

E’ uno a zero, la Curva Bubba esplode, tutto il paese si unisce e gioisce con quella palla, e con un’esultanza unica, senza realizzare davvero l’importanza di quel momento. La profezia si è avverata, Silvio aveva ragione, il sogno è diventato realtà.

Ma fermi tutti venite con me partiamo dall’inizio.

Stagione 2023/2024, approdano a Cerbaia il mister insieme ai suoi scagnozzi, l’idea è chiara fin da subito, l’obiettivo è semplice, vincere il campionato.

La partenza non è delle migliori, anzi direi pessima, dopo solo qualche giornata il Cerbaia è tra le ultime posizioni.

Qualcuno dice che il gruppo non si è amalgamato bene, e che il mister sia troppo aggrappato alle sue idee e al suo modo di gestire i giocatori.

E altri iniziano a pensare che tutto sommato non eravamo così forti, e che forse era meglio guardarsi dietro.

Lo scontento e la disperazione erano lampanti, e dopo il 3-0 con il Barberino Tavarnelle. Ormai non ci credeva più nessuno.

Decima giornata. Partita Novoli-Cerbaia.

Partita di una delicatezza unica, ed è li che si decisero le sorti del campionato ma ancora non lo sapevamo… o forse sì?!

Siamo al 60 esimo, la panchina è ammutolita, il mister era pallido in volto, e aveva mille pensieri per la testa.

Stava attraversando un momento veramente difficile, era appena stato vittima dell’alluvione del 2/11/2023 che aveva colpito la sua casa e la sua famiglia.

Noi tutti ci siamo rimboccati le maniche e sporcato le mani, come segno di solidarietà e umanità per della gente che stava vivendo un momento drammatico.

Ed è lì che forse è nato qualcosa di speciale che non saprei descrivere, se non, come una ruota che tutto ad un tratto, inverte il suo moto, e inizia a girare dalla parte giusta.

Ma ritorniamo alla partita, ancora il risultato è di 3-0 per il Novoli, nessuno ci crede .

Il mister compie qualche cambio nella speranza o meglio nella disperazione di cambiare un esito crudele.

L’animo che trapela da fuori è quello di resa, ma in campo è tutta un’altra storia.

In panchina come in campo vibra nell’aria una piccola fiamma che sembrava spenta o meglio mai accesa.

Arriva il primo gol, poi il secondo e il pareggio. Uno più bello dell’altro, ma non avrebbe avuto importanza sarebbe stato comunque un gol.

Il 4-3 è una bolgia, l’esultanza è travolgente, simile a quella di Mazzone che corre sotto la curva dell’Atalanta.

I minuti finali sono frenetici, sofferti, ma il Cerbaia si aggiudica la vittoria e inizia così il suo viaggio e la scia di imbattibilità.

Tante partite sofferte, infortuni, ma il gruppo riesce sempre a fare quello che c’è da fare con umiltà e dedizione.

Forse la nostra fortuna nella sfortuna è stata quella di toccare con mano il fondo, il fango e capire come: “Non importa quando cadi in basso l’importante è rialzarsi più forte”.

Noi L’abbiamo fatto, tutti insieme, come una grande famiglia e piano piano non eravamo i soli a crederci; un intero paese unito da un cervo cucito sulla maglia, ma soprattutto un cervo scolpito sul cuore.

Soltanto due colori: Bianco e Blu.

Guidati da un presidente che ha sempre dato tutto per la sua squadra e la sua gente.

Messo spesso avanti noi alla famiglia.

Che ha sempre supportato la squadra, soprattutto nei momenti difficili, come portavoce della gente di Cerbaia.

Con la voce rotta e con gli occhi lucidi, un semplice uomo che ama follemente il Cerbaia forse più di se stesso.

Un campionato fatto da profezie e tanta scaramanzia.

A volte quasi ossessiva, ogni minimo dettaglio era importante e rispettato alla lettera.

Personalmente sono molto scaramantico, ma con una certa presunzione posso dire che forse la scaramanzia non era necessaria.

Che eravamo davvero i più forti, era solo questione di tempo prima che il fiore sbocciasse; e in realtà solo una scusa per alleggerire i nostri pensieri e le nostre responsabilità.

Abbiamo scalato la classifica in modo poco rumoroso ma costante, facendo finta che le pressioni non ci fossero.

Ma sapevamo bene quale era il vero obbiettivo, solo che nessuno tirava fuori l’argomento proprio per scaramanzia .

Tutte le partite erano vere e proprie finali, in cui ad ogni partita, era più importante quella dopo.

Non c era tempo neanche per esultare.

Barberino Tavarnelle-Cerbaia 0-0. Ancora una volta il Cerbaia non perde ma c’è rammarico, lo Jolo ha staccato il Cerbaia ed è pronto a saltare sul trampolino.

Qualcuno è a testa bassa e silenzioso, ma c’è uno fra tutti che va uno a uno a tirare su il morale di ognuno e incitare, affermando che ancora non é finita.

E aveva ragione.

Noi abbiamo continuato a fare ciò che c era da fare, prendendo la scia allo Jolo, che forse con un po’ di presunzione pensava di aver già tagliato il traguardo.

Come in una gara di F1 dove non vince solo chi va più veloce, e per quanto tempo riesce a stare davanti a tutti.

Vince chi alla fine ne ha avuto di più, conta chi taglia il traguardo per primo.

E noi questo lo sappiamo bene.

Sapete io non so chi comandi e decida gli eventi che accadano, ma destino vuole che quel giorno la palla si è insaccata nella rete.

Tutto ora aveva un senso gli sforzi, i sacrifici, le urla, i silenzi e i sorrisi.

Si preannunciava un capitolo indelebile pronto a rimanere su carta, ce l’avevamo fatta.

Dopo circa 80 anni il Cerbaia arriva in promozione.

E il resto è storia!

Lo staff

Dirigenza

Presidente: Luca Presciutti

Vice presidente: Andrea Presciutti

Team manager: Alessio Delle Donne

Direttore generale: Silvio Cei

Direttore sportivo: Maurizio Maestrelli

Responsabile eventi: Alessia Gherardelli

Cassiere: Alessandro Nigi

Segretaria: Lara Mannini

Social media manager: Arianna Gherardelli

Dirigenti ufficiali: Alessandro Marinai, Alberto Taverni, Federico Marchi, Marco Vignoli

Custodi e magazzinieri: Marco Vignoli, Olga Batazzi

Direttore sportivo scuola calcio: Michele Restaino, Carmelo Garofalo

Direttore sportivo settore femminile: Fabiola Giovenali

Preparatore atletico: Alessia Mancini

Massaggiatore: Paolo Dini

Preparatore portieri: Gabrio Nencioni

Medico della società: Filippo Marchi

Scuola calcio

Primi calci 2015/2016 e Piccoli amici 2017: allenatori Carmelo Garofalo, Sergio Guerrieri, Antonio Vezzosi, Matteo Fontanelli, Ivonne Calvani, Niccolò Donzelli

Esordienti 2012: allenatori Mario Magro, Abdennahim Zahouani

Juniores provinciali: allenatore Alessandro Marinai

Garzelline, calcio a 5 femminile: allenatore Tommy Brindisi, vice allenatore Zeno Daddi, allenatore dei portieri Filippo Marchi

Prima squadra

Portieri: Raji Hezami e Niccolò Donzelli

Difensori: Francesco Lotti (capitano), Jacopo Marchetti, Simone Vignozzi, Luca Fontanelli, Samuel Marino, Leonardo Mannelli, Mirko Pinzauti, Iacopo Orsolini

Centrocampisti: Samuele Bandelli, Abdennahim Zahouani, Tommaso Serboli, Federico Lotti, Niccolò Petrozza, Manuel Cei, Lorenzo Pecci

Attaccanti: Giovanni Di Tommaso, Cristian Marino, Lorenzo Calvetti, Ettore Cecchi, Andrea Maio, Claudio Enache

Presenze Juniores: Olmo Prever, Samuele Piccini, Filippo Ciucchi, Marco Marzone, Paolo Lazzerini

©RIPRODUZIONE RISERVATA