BARBERINO TAVARNELLE – L’espulsione di domenica scorsa a fine primo tempo contro lo Sporting Trestina, dopo un’ammonizione per un fallo di gioco seguita da qualche parola di troppo detta all’arbitro negli istanti successivi, che ha portato al rosso diretto, rappresenta solo l’ultimo episodio di un’annata per adesso molto negativa da parte di Joseph Tetteh.

Tanto che al San Donato Tavarnelle sono in molti a chiedersi che fine abbia fatto quel meraviglioso centrocampista arrivato in Chianti (da Olbia) nel gennaio 2019. Ammirato sotto la gestione di Roberto Malotti.

Un ruba palloni che era dappertutto, dinamico, tosto, che rappresentava la vera e propria spina dorsale della squadra gialloblu.

Una “versione” di Tetteh che quest’anno si è vista solo in rarissime occasioni. Il gol da tre punti contro il Foligno il 5 gennaio. E poco più.

Domenica invece ha lasciato i compagni in dieci contro undici per un tempo intero. Una inferiorità numerica che è stata decisiva per il pareggio ospite. E per altri tre punti svaniti per i gialloblu.

Si aspettano molto da Tetteh al San Donato Tavarnelle: e al rientro in campo, dopo quelle che saranno le decisioni del giudice sportivo, in tanti vorranno vedere qualcosa di diverso.

Anche perché, al di là delle prestazioni sportive, nel bilancio negativo dell’annata ci sono anche le due, incomprensibili, espulsioni dal campo.

La prima, rimediata contro il Grassina a novembre per una spinta a un avversario: era appena entrato in campo, rosso diretto e tre giornate di qualifica.

La seconda, appunto, domenica scorsa contro lo Sporting Trestina.

Adesso vedremo quanto costeranno quelle parole rivolte al direttore di gara. Poi, e sono in tanti a sperarlo, al rientro in campo ci si augura il Tetteh “versione Malotti”.

Matteo Pucci

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