Quelli bravi direbbero “calma e gesso”.

Quelli lungimiranti direbbero “siamo comunque noni in classifica”.

Peccato che io non sia né bravo né lungimirante, ma incazzoso. E quando prendo 5 pallini in un’ora per me si può essere anche primi in classifica, la cosa la digerisco male.

Finalmente in campo è stato inserito Vlahovic, richiesto a gran voce dalla “ggente” di Firenze.

Il giovane serbo ha giocato una settantina di minuti in modo aberrante, personalmente colpevole sul gol del 2-0 subito da calcio d’angolo (non è neppure saltato, lasciando libero Pisacane di depositare di testa indisturbato), stoppando tre palloni male sui cinque in totale che gli erano piovuti d’intorno e non facendo niente di buono.

Poi d’improvviso si è incazzato esattamente come me e con tutti altri occhi rispetto al suo solito (sembra un orsone buono, anziché un gigante imbestialito come dovrebb) ha iniziato a correre e concludere da ogni posizione, segnando un paio di reti, una delle quali di pregevole fattura.

Hai visto mai, che da una partita dove si prendono 5 pallini in un’ora, riusciamo a cavarci fuori qualcosa di buono?

Naturale ricominciare a puntare il dito su Montella.

Come ho già avuto modo di scrivere tante volte, personalmente l’ho ritenuta una scelta folle quella di continuare con lui, alla pari con quella di confermare Vergine alle giovanili.

Ma una volta rimasto, Vincenzo è stato in grado di fare più cose buone che meno buone.

L’esplosione di Castrovilli è merito suo, una squadra che è riuscita a trovare un’identità fin da subito, una solidità difensiva che fino a sabato era stata notevole… .

Ciò non toglie che sotto il profilo squisitamente centrale del suo lavoro, ricada in errori che francamente non vorrei vedere.

Una squadra svagata, non concentrata, non preparata, che non riesce a toccare la palla nei primi 6 minuti di gioco, che subisce continuamente senza mai reagire ma che soprattutto ogni 3-4 gare finisce in un “empasse” irriconoscibile non è accettabile.

La Fiorentina può perdere sul campo, può giocare bene o meno bene, ma deve essere presente in campo sempre. Già il primo tempo contro il Parma c’era stata un’avvisaglia che evidentemente è stata sottovalutata.

Dopo la sosta avremo ben due squalificati a centrocampo (Pulgar e Castrovilli) e temo che dovremo rispolverare “roba” come Dabo o Cristoforo, individui che non solo Pradè non è riuscito a vendere ma che purtroppo non è stato neppure in grado di sostituire.

È su di lui che io concentro i miei dubbi, ancor più che su Montella.

Lasciamo perdere tutti i preamboli del poco tempo avuto, della confusione degli inizi, delle difficoltà.

Il nostro DS ha concluso il mercato con oltre 30 mln di euro in tasca non spesi e un reparto di centrocampo che vedeva solo 3 persone: Badelj, Pulgar e Benassi.

Per nostra fortuna abbiamo capito che Castrovilli non era solo un’alternativa valida, ma un gioiello: meglio così. Ma rimangono pochissimi e molto male assortiti.

A gennaio non vorrò una Fiorentina totalmente completata. Ma pretenderò un reparto di centrocampo totalmente “ripulito” dagli esuberi della terrificante scorsa gestione e rimpinguato con almeno due uomini di assoluto valore.

Non dico che pretendo Tonali, ma quasi.

Dario Del Gobbo

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