Davide Carnevale

TAVARNELLE – Guarda i compagni che stanno disputando una stagione di vertice, la prima in Serie D da queste parti. E soffre.

Perché lui, che a Tavarnelle è quello con maggiore anzianità dopo capitan Francesco Frosali, vorrebbe essere in campo con loro. Per dare il suo contributo al gruppo, a una società che sente un po’ come una seconda casa.

Perché Davide Carnevale, empolese, di professione attaccante, è uno che ama sincerità e semplicità. Che qui al San Donato Tavarnelle abbondano.

Per lui gli ultimi due sono stati anni davvero difficili. Prima la rottura del crociato sinistro. Poi, nell’andata di questo campionato, la rottura di quello del ginocchio destro, contro il Montevarchi.

Ma non si dà per vinto, e sta bruciando tutte le tappe alla ricerca di un rientro prima di fine stagione. Che sarebbe miracoloso.

“La prossima settimana – ci dice – inizio a correre con la squadra. Mi è dispiaciuto tanto fermarmi, perché qui sto davvero bene”.

Poi guarda all’ultimo turno, allo 0-0 sul campo della Sinalunghese: “Peccato per il pareggio. Se si vinceva poi si potevano giocare le partite contro Pianese e Tuttocuoio con maggiore serenità. Ma è un campionato molto strano: dopo il pareggio a Sinalunga è dura, ma ci sta ancora tutto”.

Anche domenica prossima sarà in tribuna al “Leonardo Pianigiani”, a seguire i suoi compagni di squadra in casa contro la temibile Pianese. Per poi tornare ad assaggiare il campo.

“Corsetta e differenziato – dice orgoglioso – dopo due mesi e due settimane sono tempi record. Io credo già a marzo di rientrare con la squadra. Obbiettivo? Giocare le ultime 3-4 partite, se posso dare una mano lo faccio volentieri”.

Si lascia andare a qualche fantasia guardando la rosa di quest’anno: “Quanto mi sarebbe piaciuto giocarmela con Galligani da una parte e Kernezo dall’altra…”.

Poi torna a parlare dell’infortunio. Guardando sempre avanti: “Rispetto a quando mi sono rotto la prima volta, ormai ho meno paura. Anche come gamba sono messo bene, i fisioterapisti della Fisio Atletic di Empoli me lo hanno detto. In quattro mesi vorrei ripartire: vedo anche i miglioramenti rispetto a due anni fa”.

Ma vorrebbe ripartire anche perché, come dice per la quarta volta, “a San Donato si sta bene, è una famiglia, e io sono uno alla mano. E quando vedo persone alla mano come quelle che ho trovato qua, vado più volentieri anche al campo”.

“Con Malotti ci ho parlato? Sì, vedremo come vanno le cose – conclude Carnevale – lui è uno diretto, sincero, che ai giocatori dice le cose come stanno: e a me sta bene così. Parlerò anche con il presidente Bacci e vedremo cosa fare: per quest’anno e, spero, per il prossimo”.

Matteo Pucci

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