MONTESPERTOLI – Ha iniziato con passione e dedizione lo studio della danza fin da piccola nella scuola “Sguardidanza” a Montespertoli, sotto la guida della direttrice artistica e insegnante Antonella Bardi.

Giulia Morandi è nata a Empoli nel 1999, si è diplomata al liceo classico “Galileo Galilei” di Firenze e attualmente sta portando a termine il suo percorso universitario al SAGAS Dipartimento di storia, archeologia, geografia, arte e spettacolo dell’Università degli Studi Firenze. 

Studia modern e danza contemporanea a cui ha affiancato lo studio della danza classica.

In primavera ha inviato la candidatura  per entrare a far parte di D.I.P. (Dance Intensive Program) diretto da Anton Lachky, fondatore di Anton Lachky Puzzle Work e Coreografo, di fama internazionale, di Anton Lachky Company. 

Giulia non sapeva che di lì a poco il suo sogno si sarebbe avverato. Il 6 aprile scorso, infatti, riceve la mail che le comunica che farà parte di questo prestigioso programma per il quale sono state selezionate solamente ventiquattro persone in tutto il mondo: lei, l’unica toscana su tre danzatrici provenienti dall’Italia. La sua avventura inizierà fra pochi giorni, a Tournai, in Belgio.

“Ho iniziato a studiare danza sin da piccola con mia mamma Antonella Bardi nella sede “In Soffitta” a Montespertoli – racconta di sé e della sua formazione – e ho continuato nella nuova sede “Sguardidanza”, inaugurata nel 2015 in via della Gora, a Baccaiano, sempre a Montespertoli”. 

Il suo percorso di formazione è davvero notevole: tre anni a Firenze, all’Opus Ballet, in cui ha fatto parte della formazione professionale per danzatori contemporanei, al termine dei quali si è diplomata. 

Da un anno, invece, fa parte di “SPECIFIC” (athletic and artistic training for contemporary dancers) a Tuscania, Viterbo, diretto da Loris Petrillo, coreografo di fama internazionale.

La sua emozione per la nuova occasione di crescita professionale, questa volta all’estero, non si arresta: ” Se sono arrivata dove sono oggi devo ringraziare in primis mia mamma che mi ha fatto amare l’arte e le sue bellezze che donano occhi sempre nuovi con cui leggere ed attraversare il mondo”.  

“Mia mamma – aggiunge – mi ha insegnato la dedizione, l’impegno e la cura che servono per affrontare questa disciplina artistica”.

Per madre e figlia la danza ha sempre dato l’opportunità di uscire fuori dagli schemi molto spesso piccoli e stretti che la società impone, dando loro il grande privilegio di sentirsi libere nella loro espressività artistica.

“Danzare – precisa Giulia – per me è affermare la propria identità e difendere i propri ideali ad ogni costo rimanerne fedeli, senza la necessità di usare parole. Il corpo e il movimento sono uno strumento di comunicazione molto potente”.

Oltre questo sogno che si realizza, studiare in Belgio con una star della danza, con passione e sacrificio, la Morandi sta portando avanti la sua tesi che verterà su uno studio di ricerca sperimentale nell’unione di due corsi universitari: Storia della danza (DAMS) e Filosofia della mente (Università di Lettere e Filosofia). 

Per lei lo studio e la danza, infatti, sono allo stesso modo importanti, fieramente convinta che nella vita non ci si debba sentire obbligati a essere e diventare un’unica cosa perché non ci sono mai limiti alla conoscenza, allo studio e all’arte.

“Ringrazierò sempre “Sguardidanza” e mia mamma Antonella – conclude – perché sono state per me basi fondamentali a livello tecnico, artistico e personale, indirizzandomi e sostenendomi e aiutandomi a diventare la persona e danzatrice che sono oggi e che sarò in futuro”.

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