Stefano Calandra

SAN CASCIANO – Dopo la vittoria nella prima giornata del campionato, turno infrasettimanale amaro per i San Casciano Knights, la squadra del San Casciano Basket in Divisione Regionale 2.

Mercoledì 25 ottobre infatti è stata netta la sconfitta: Libero Basket Siena 61, Micromec BSC Knights 39. Queste le cifre sul trabellone al termine dei quattro quarti.

“Non sono questi i Knights che vogliamo vedere – è il commento della società sancascianese – Che il campionato fosse duro e impegnativo lo sapevamo, come pure che ogni partita sarebbe stata da combattere fino alla fine. E che le nostre principali armi dovessero essere una solida difesa, un’ottima tenuta atletica e tanta lucidità e concentrazione”.

“Contro una squadra certamente forte – prosegue la lettura da parte della società biancorossa – con buone individualità e ben disposta in campo, ottima in difesa e aggressiva, capace di buone letture del gioco, partita a due facce. Un primo tempo dove siamo riusciti a giocare per gran parte come sappiamo, senza però precisione nelle conclusioni, e un secondo tempo dove la squadra si è dissolta, assolutamente deconcentrata e sono ritornate fuori le pecche della passata stagione”.

“Tante palle perse (20) – concludono – e più di ogni altra cosa – assolutamente da condannare ed evitare per il futuro – atteggiamenti platealmente polemici nei confronti degli arbitri e sterili proteste non giustificabili. Questi sono i Knights che non vogliamo più vedere!”.

“Primo quarto a punteggio basso – sono le parole di coach Stefano Calandra ai canali ufficiali della società – Abbiamo mostrato una buona tenuta difensiva, e in attacco abbiamo giocato puliti come sappiamo, ma purtroppo con bassissime percentuali sia fuori che dentro l’arco”.

“Nel secondo quarto – prosegue nella sua analisi – i nostri avversari che difensivamente (e lo sapevamo!) sono stati molto forti sia sulla grande pressione sulla palla sia sul chiudere l’aria nelle varie penetrazioni, hanno aumentato la pressione e l’intensità. Progressivamente, complici anche i tiri non entrati, abbiamo smesso di collaborare di squadra, forzando giocate difficili contro una difesa organizzata”.

“Abbiamo commentato troppo l’operato degli arbitri e le loro decisioni – fa eco sulla stessa falsariga societaria – così facendo abbiamo perso fiato e lucidità soprattutto in attacco. In difesa si sono viste buone cose del collettivo, singolarmente abbiamo sofferto il loro post che ci ha punito svariate volte da sotto. Comunque questa sconfitta suona come un avvertimento: se non si lavora con intensità e continuità in allenamento, arriviamo in partita e soffriamo l’aggressività degli avversari”.

“Ma ora – conclude guardando avanti – subito testa a domenica, dove ci aspetta una partita dura sia fisicamente che mentalmente, e mi attendo che si faccia tesoro di questa sconfitta e che i fatti accaduti l’anno scorso ci diano la motivazione per fare un’ottima prestazione!”.

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