Tommaso Zepponi, presidente del Grassina

GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Il suo Grassina ha espugnato lo stadio “Artemio Franchi” di Siena con uno 0-1 ai danni della Robur Siena dell’ex bomber viola Alberto Gilardino.

Un risultato storico e impressionante, se si pensa che su quel campo si sono decise le sorti di campionati di massima serie (l’Inter vi vinse il suo 18esimo e ultimo scudetto il 16 maggio 2010).

Tommaso Zepponi, presidente dei rossoverdi, ha parlato SportChianti dopo il successo: “Se ripenso agli squadroni che abbiamo affrontato in passato, mi vengono i brividi. È stato come vedere Davide contro Golia”.

Con Zepponi avevamo parlato lo scorso 23 ottobre, quando il Grassina non stava brillando e si avvicinava la gara contro il Siena. Poi lo stop forzato dovuto al coronavirus.

Ed eccoci di nuovo qui. A quasi due mesi di distanza i ragazzi di Innocenti hanno ottenuto un risultato storico.

“È stata una gioia incredibile. La cosa che mi rammarica – sottolinea il presidente – è il fatto che l’impianto fosse chiuso al pubblico. Sarebbe stata un’apoteosi con i nostri tifosi al seguito. Inoltre il gol è stato segnato sotto il curvino, chissà che boato…”.

Quel che conta nel calcio, alla fine, è il risultato e quindi “godiamo anche così. Ci voleva, è un risultato che ci consente di stare in una posizione più tranquilla. Sicuramente infonde fiducia. Sono quelle partite che portano entusiasmo alla luce delle prossime gare. Un conto è giocare le gare da penultimo, un conto è essere più in alto”.

L’esultanza rossoverde dopo il rigore trasformato da Baccini

Dall’altra parte una figura di spicco come Alberto Gilardino, che da calciatore vanta una carriera costellata di trofei e un passato importantissimo a Firenze.

Tuttavia, Zepponi non è riuscito a scambiarci neanche due parole.

“Prima della partita volevo salutarlo – specifica il numero uno del Grassina – ma quando sono entrato in campo lui era già negli spogliatoi. A fine partita l’ho visto innervosito e non mi sembrava il caso di disturbarlo. Ce l’aveva con l’arbitro, perché il rigore effettivamente non c’era. A noi ha fatto molto comodo, però (ride, n.d.r.). Spero di poterlo incrociare al ritorno, di conoscerlo e salutarlo”.

A fine chiacchierata, al presidente preme fare una menzione speciale: “A nome mio e di tutta la squadra, voglio ringraziare infinitamente i nostri tifosi che ci sono stati vicini fin dalla mattina, quando siamo partiti per Siena, regalandoci uno spettacolo commovente. Siamo stati incitati con cori e fumogeni all’andata e attesi al ritorno, una scena pazzesca. Dedichiamo a loro questa vittoria”.

Grassina si conferma una piccola ma grande realtà calcistica, provvista di un grande cuore e di una tifoseria invidiabile. Del resto, se si raggiungono certi risultati, un motivo c’è. Sempre.

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