Massimiliano Coppi

GREVE IN CHIANTI – Il campionato di Prima categoria è più che iniziato, il Dpcm ha lasciato che la partite si giocassero, ma ci sono alcune squadre che sono state colpite dalla piaga Coronavirus.

Tra queste c’è la Grevigiana del presidente Massimiliano Coppi, iche ha parlato di questa situazione con SportChianti.

Presidente, la sua Grevigiana è in difficoltà…

“Siamo in difficoltà perché abbiamo avuto un caso di Covid che ha riguardato due fratelli, di conseguenza sono due assenze pesanti. Al rientro degli allenamenti, inoltre, cinque ragazzi hanno espresso parere negativo a riniziare poiché timorosi di essere rimessi in quarantena e dover saltare gli studi o il lavoro. Quindi ci siamo ritrovati con una rosa ridotta del 30-40%. Ne abbiamo risentito nelle prime due gare di campionato”.

Contro Pianella vi siete fatti rimontare dopo il gol di Formosa. Ma i ragazzi quest’anno sembrano voler dire sempre e comunque la loro.

“Eravamo partiti con un progetto di una squadra giovane e di ragazzi del posto. La squadra avrebbe dovuto essere competitiva per fare un campionato di categoria come ha dimostrato la gara di Gracciano. A Barberino è stato tutto più strano per la questione dei due ragazzi positivi al virus. Gli altri giocatori, infatti, sono scesi in campo un po’ titubanti. A Pianella avremmo meritato il pareggio, poiché loro hanno vinto con un rigore alquanto discutibile. Ci vuole pazienza perché i ragazzi sono molto giovani. Siamo convinti di questo progetto, anche se non so cosa accadrà durante questa stagione”.

Crede che, in generale, il suo undici debba ancora migliorare?

“Sul piano del gioco, in entrambe, le gare la squadra si è espressa bene. Abbiamo pagato l’inesperienza e la malizia dovuta alla gioventù calcistica di alcuni nostri calciatori. E poi le occasioni da rete nelle scorse partite non sono mancate. Contro il Cerbaia siamo stati poco incisivi, il problema principale è stato questo. Comunque siamo molto contenti dei nostri ragazzi e del nostro tecnico”.

Il calciomercato è agli sgoccioli, avete in mente di rafforzare ulteriormente l’organico?

“No, non intendiamo rinforzarci con innesti da fuori. Abbiamo inserito due ragazzi dagli Juniores. Inoltre attendiamo il rientro dei due fratelli contagiati dal Covid, nella speranza che tutto torni alla normalità”.

Da quello che ci ha detto, il suo ambiente sembra aver reagito bene all’esperienza del Covid…

“La squadra ha reagito con compattezza e convinzione. Sin dall’inizio abbiamo detto ai ragazzi che ci vuole pazienza. Dobbiamo imboccare un serio percorso di crescita. Partiamo da presupposto che se i giovani non giocano, non faranno mai esperienza. L’obiettivo del progetto non è di un anno, ma di almeno tre o quattro. Se ad sessione di mercato si cercano 3-4 giocatori d’esperienza per limitarsi a rimediare a danni nell’immediato, i nostri ragazzi non crescono”.

L’obiettivo è mantenere la categoria o mirare a qualcosa di più importante?

“Penso che in questo momento, se riuscissimo a mantenere la categoria a fine anno, sarebbe un miracolo. Intendiamo comunque creare un gruppo che nell’arco degli anni a venire possa essere competitivo per fare una prima Categoria o anche di più. Essendo però la squadra giovane, c’è il rischio che all’inizio si presentino tante difficoltà, anche con un’eventuale retrocessione. Chissà cosa sarebbe successo se il Covid non ci avesse decimato la rosa…”.

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