Tommaso Zepponi

GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Inutile continuare a sottolineare che il periodo presente è duro per tutti, ma nel mondo del calcio è ancora più duro per le società dilettantistiche.

SportChianti ne ha parlato con Tommaso Zepponi, presidente del Grassina. Zepponi ci ha anche raccontato come la sua società e la sua squadra si stanno comportando durante questo campionato, tra un inizio così e così, le prossime gare e il sogno di una collaborazione con la Fiorentina di Rocco Commisso.

Presidente il suo Grassina non sta brillando, è preoccupato o pensa sia una difficoltà passeggera?

“Eravamo abituati bene negli ultimi due anni. Non abbiamo mai avuto momenti brutti. Ora le cose non stanno andando molto bene, ma c’è fiducia sia nel mister, sia nei ragazzi. Siamo fiduciosi nel riprenderci. Naturalmente l’obiettivo è la salvezza, non certo vincere il campionato”.

Però l’anno scorso avete fatto faville…

“Ma infatti è stata una cosa anormale. Siamo andati oltre le più rosee aspettative. Anzi, aggiungo, se non ci avessero fermati per poco, forse, saremmo arrivati al primo posto. Ci dispiace aver iniziato in modo balbettante quest’anno, ma siamo molto speranzosi”.

Qualche settimana fa mister Innocenti ci ha detto di avere la sua più completa fiducia…

“Sia lui, sia il suo staff hanno pienissimo appoggio da gran parte della società e della rosa. Per ora è una fiducia totale. Nel caso in cui perdesse dieci partite di fila, forse ce ne potrebbe essere di meno (ride, n.d.r.)”.

Sul mercato vi state muovendo in extremis, o avete già tutto in regola?

“Siamo vigili. Se dovessero capitare occasioni che potrebbero migliorare la qualità della rosa, saremmo sicuramente interessati. Non stiamo sondando il terreno per acquisti in un determinato reparto. Ho solo chiesto al direttore sportivo di essere attento. Può succedere a volte che ci siano giocatori svincolati che potrebbero fare al caso nostro”.

Domenica incontrate il Siena di Alberto Gilardino. È una partita qualunque?

“No, anzi, è un motivo d’orgoglio giocare contro squadre così blasonate. Quando penso al Siena lo vedo ancora in Serie A. Per noi è un orgoglio e sicuramente sarà una gara bellissima da giocare. Sono le gare che preferisco perché non hai niente da perdere. Lore sono i favoriti e sono la squadra da battere.

E meno male che non gioca Gilardino…

“Meno male, davvero! Sono curioso di vederlo come tecnico, perché tutti lo conosciamo come bomber della Fiorentina e non solo. Non vedo l’ora di affrontarlo domenica nella speranza di fare un’impresa. Devo dire che il Grassina è abituato a fare imprese. Si pensi alla Supercoppa Contro il Grosseto, la vittoria in eccellenza a Poggibonsi. Abbiamo battuto anche squadre come la Lucchese. Tutte società blasonate contro cui il Grassina ha fatto benissimo”.

Quasi un anno fa ha consegnato il gagliardetto rossoverde a Rocco Commisso. Auspica ancora un rapporto di collaborazione con la Fiorentina?

“Purtroppo non ho ancora avuto alcun incontro con il presidente. Lo auspico, soprattutto nel caso in cui il Grassina andasse un giorno in Serie C. A quel punto si potrebbero creare rapporti interessanti con eventuali prestiti dei giocatori della Primavera viola. È pur vero che la Serie D non tira così tanto. Io aspetto sempre Commisso e il sindaco Francesco Casini lo sa. Se ci sarà il momento ne approfitterò volentieri. Inoltre il rapporto con la Fiorentina è già saldo grazie alle amichevoli che da sempre giochiamo contro di loro”.

Quindi il nuovo centro sportivo viola a Bagno a Ripoli potrebbe facilitare il tutto?

“Sicuramente è una cosa bella, perché la Fiorentina entra in casa nostra. Da qui potrebbe nascere una collaborazione vera tra le due società che potrebbe far da vetrina al nostro calcio. Spesso le categorie dilettantistiche vengono messe in ombra, ma qui si gioca un calcio unico e puro”.

Il nuovo DPCM ha “salvato” la Serie D anche se le entrate sono diminuite. Quanto temete le nuove disposizioni?

“Noi ci siamo attenuti a tutte le disposizioni del caso. Le sanificazioni e i test avvengono di continuo. Allo stadio i posti hanno gli adesivi per far distanziare la gente. Prendiamo tutte le volte la temperatura. Il problema è che così non si può andare avanti. Ci sono tre o quattro opzioni di risorse economiche per le società dilettantistiche: gli sponsor, la biglietteria, le sagre e il bar. Gli sponsor in questo periodaccio non pagano. Gli ingressi limitati e la chiusura del bar sono perdite ingenti, soprattutto per alcune società. A noi non è stato fatto un euro di sconto per l’iscrizione al nuovo campionato, quando l’anno scorso siamo stati fermati a febbraio dopo aver pagato per intero la quota. Non vediamo aiuti da parte di nessuno, mi sento di parlare al plurale anche per gli altri presidenti. Sembra che si stia cercando di spolpare le società dilettantistiche. Come pensano che si possa mantenere tutti gli impianti se non ci sono entrate? I settori giovanili sono fermi e le famiglie vogliono i soldi indietro. Sono avvilito e deluso. E poi ha senso continuare così con quattro rinvii a domenica? Siamo alla quarta giornata e ci sono già 10 partite da recuperare. È un incubo, a tratti penso che, forse, sarebbe quasi meglio smettere e ricominciare quando la situazione si sarà normalizzata”.

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