La Fiorentina ha ricevuto il Milan proprio mentre il Paese stava decidendo che la Lombardia era la regione più pericolosa al mondo, ma va beh, abbiamo vissuto quantomeno le nostre ultime ore di normalità.

Non mi addentrerò in argomenti che non mi competono, l’argomento “coronavirus” lo apro e lo chiudo qui.

Sabato sera la Fiorentina ha giocato una partita di scarso livello, almeno fin quando è rimasta in undici. Poi ha trovato grinta, foga e cattiveria e ha messo alle corde un Milan veramente molto modesto che ha rischiato di perdere anche più di noi, paradossalmente.

Gara strana, arbitrata male come poche altre volte avevo visto negli ultimi periodi. La gestione Nicchi sta sconfinando nel disastroso, con una classe arbitrale senza personalità e senza alcun carisma, dove nessuno emerge con forza e dove anche i migliori spesso sono preda di topiche colossali, chiaro sintomo di poca serenità.

Naturale quando al comando c’è un uomo totalmente inadeguato alla ricerca dell’ennesima piccola piega del regolamento per farsi il quarto mandato, quando se ne dovrebbero fare due al massimo.

Il bello è che il Milan sta facendo una cagnara imbarazzante sui giornali chiedendo giustizia come una Fiorentina qualsiasi, per una sorta di presunti torti subìti. Strano atteggiamento da parte di una squadra che si auto-qualificava come “elegante”. In pratica, saremmo dei “ladri”, secondo loro.

Beh, magari fosse così.

Sarebbe stato meraviglioso “rubare” un punto dopo quanto ci è stato fatto in passato, quando nel 1993 un Brescia in lotta retrocessione fu fatto comodamente vincere o anche nel più recente 2013, con lo scippo vero e proprio di un piazzamento Champions che avevamo più che meritato (ricordo ancora oggi la copertina del “GUERIN SPORTIVO” con la foto dei nostri splendidi ragazzi e il titolo “TERZI SUL CAMPO”).

Ma non è andata così. Non abbiamo rubato niente purtroppo.

Vero, il nostro rigore è stato molto generoso e di questo non ne nascondiamo l’intima soddisfazione.

Ma  la rete di Ibra sia stata annullata giustamente (al contrario di quello che sostengono i distratti rossoneri), che la rete di Rebic non sia stata annullata ingiustamente (fallo plateale di Conti su Castrovilli), che l’espulsione di Dalbert sia molto generosa (quanto il nostro rigore) e che Hernandez andasse espulso prima per aver letteralmente menato Vlahovic che andava a raccogliere il pallone dalla rete ospite e poi per una simulazione non ravvisata.

La pensa esattamente così anche La Gazzetta dello Sport, giornale di Milano… Controllate pure l’articolo sulla moviola.

I rossoneri ci sono stati superiori per buona parte della gara dicevo, la differenza come spesso accade in queste partite l’hanno fatta gli allenatori.

Noi ne abbiamo uno che esprime poco a livello di gioco, che tende essenzialmente a “non prenderle” e che ha osato forse troppo poco. Loro ne hanno uno che prepara le partite alla perfezione, ma che come mette mano ai cambi o alle modifiche tecniche a gara in corso fa più danno della grandine.

Ecco che nonostante l’uomo in più, dopo i cambi la Fiorentina ha dominato, pareggiando con merito. Mentre il Milan è naufragato all’ombra del gigantesco Ibrahimovic, splendido in un paio di occasione ma formalmente immobile per i restanti 90 minuti (rimane comunque più pericoloso lui da fermo che gran parte del nostro attacco in pieno movimento).

Un punto d’oro, alla luce anche della sconfitta del Genoa, che ci fa allungare nei confronti delle ultime tre e ci dà fiducia per il prossimo mese che dovrà obbligatoriamente essere quello che certificherà la nostra salvezza.

Da sottolineare la splendida accoglienza che è stata riservata al mister Pioli. Come dicevo una settimana fa tanto scarso tecnicamente quanto eccezionale come uomo. E dire che qua ha vissuto davvero un periodo difficile.

Dario Del Gobbo

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