MERCATALE (SAN CASCIANO) – Oggi ha quarant’anni e anche se è passato un po’ di tempo da quando l’ex centrocampista centrale ha abbandonato il campo da gioco, i tifosi e i calciatori che lo hanno conosciuto non si sono certo dimenticati del “Moca”.

Francesco Mocarelli, ex calciatore professionista e mercatalino “doc”, ha realizzato per anni il suo sogno, scendendo in campo con in dosso le maglie di alcune tra le squadre più rinomate della Toscana.

Partito da bambino dalla Sancascianese, all’età di 11 anni passò all’Audace Galluzzo dove trascorse tre anni prima di essere selezionato per la Lucchese, che nei sette anni successivi per poco non lo vide sbarcare in serie B con la prima squadra, non ancora 18enne.

“Sono arrivato a Lucca da ragazzino – racconta Francesco – e lì sono diventato uomo. Il primo trasferimento in una città nuova, dove non conoscevo nessuno, è stata un’esperienza che mi ha fatto crescere molto, insegnandomi fin da subito ad arrangiarmi da solo”.

Terminato il soggiorno lucchese, il “Moca” inizia a girare. Veste le maglie di Novara, Rondinella Marzocco, Montevarchi, Arezzo, Grosseto, Frosinone, Sangiovannese. Fino a indossare la biancorossa del Perugia, dove tornerà per concludere la sua carriera dopo una parentesi di due anni nella Lucchese.

Professionalità e dedizione hanno sempre distinto Francesco nel suo lungo percorso sportivo, che annovera 250 partite giocate in serie C, due campionati vinti in serie D con Lucchese e Perugia, tre campionati in C2 (Grosseto, Lucchese e Perugia), due supercoppe vinte in C2 (Lucchese e Perugia) e una coppa Italia di serie D (Perugia).

Il calcio era e rimane la sua più grande passione, “lo sport più bello del mondo – lo definisce – Stare all’aria aperta, avere una squadra con cui condividere vittorie, sconfitte ed esperienze di vita, sono tante le emozioni che mi ha regalato”.

“Il calcio – continua – mi ha insegnato il rispetto delle regole, il senso del sacrificio, la soddisfazione di condividere un percorso insieme a dei compagni. Questo e molto altro mi ha lasciato negli anni in cui giocavo”.

Tuttavia, nonostante la carriera avviata nello sport e il suo indiscusso talento di calciatore, Francesco ha scelto di proseguire nel mondo del lavoro dopo aver completato i suoi studi universitari in economia aziendale.

“All’inizio – prosegue – è stato difficile lasciare il mondo dello sport e buttarmi su quello lavorativo, anche se ho continuato per qualche anno ad allenarmi in squadre amatorali”.

E ogni tanto, tra i pensieri del calciatore, si ripresenta un rammarico. Dopo una lunga carriera trascorsa a macinare chilometri e chilometri di diversi campi da calcio, la parola “play off” gli ricorda di aver sfiorato più volte un obiettivo per lui ambito.

“Per tre volte – spiega Francesco – con il Perugia, il Frosinone e la Sangiovannese, ho disputato i play off in C1 per accedere alla serie B, ma sempre per poco non li ho vinti. Mi sarebbe piaciuto provare a starci in Serie B”.

Rammarico a parte, “sono contento lo stesso – conclude il “Moca” – le mie soddisfazioni me le sono tolte e mi fa molto piacere quando rincontro i miei vecchi compagni di squadra, con i quali si è creato un legame speciale”.

Cosimo Ballini

@RIPRODUZIONE RISERVATA