Montella è già stato esonerato. A patto che la Fiorentina non faccia 4 o 6 punti nelle prossime due partite (Inter e Roma entrambe in casa), cosa molto più che improbabile.

Perché quindi ieri è stato riconfermato?

Per molti motivi.

Il primo: il nostro DS non gode più di grandissima fiducia. Del resto l’allenatore lo ha confermato anche lui, soprattutto lui.

E gli acquisti hanno fallito tragicamente e praticamente tutti, Pulgar escluso. Ribéry è stato un valore aggiunto fondamentale, ma per pochissime giornate; Lirola, Pedro, Badelj e Boateng sono stati un buco nell’acqua (e in bilancio, per ricordare “vecchi amori”) non indifferente.

Presto per bocciarli tutti, senz’altro. Ma sono stati un fattore negativo clamoroso e una spesa ben superiore ai 30 mln di euro (senza entrare nel monte ingaggi).

Il secondo: che senso ha esonerare un allenatore prima di due partite così complicate? Rischiamo che chiunque arrivi, si bruci rapidamente. A sto punto, meglio far scottare chi oramai è cotto da mesi.

Terzo: chi decide? Teoricamente Pradè, ma lui stesso non sa se verrà confermato o meno (ha un contratto annuale) e come ho già scritto la sua posizione non è un granché.

Quarto: se non decide Pradè, chi potrebbe decidere? Antognoni? Non credo, molto più probabilmente dovrebbero decidere Commisso e Barone in persona.

Ma hanno l’esperienza per cercare persone nuove? Avevano scelto Pradè e Montella proprio perché conoscevano l’ambiente e il calcio italiano come le loro tasche… .

La decisione era perfetta sotto un profilo logico, ma si è dimostrata sbagliata. E se per Pradè ancora una prova d’appello c’è (il mercato di gennaio), per Montella oramai no: 4 partite vinte in un anno solare (o poco meno) non possono essere sufficienti.

Quinto e ultimo motivo: avevamo già delle idee per giugno? Spalletti? Gattuso? Se sì, uno di questi due è disposto a venire adesso, con un calendario che per due mesi sarà assurdo (ricordate l’inizio del campionato? Ecco, a breve inizia il girone di ritorno…).

E senza un attaccante serio? E se nessuno di questi due (o di chiunque altro avessero in mente i nostri dirigenti) volesse venire adesso, lo troviamo un “traghettatore” in grado di salvarci con certezza?

Prandelli lo farebbe? E se sì, sarebbe l’uomo adatto? Chi altri potrebbe portarci in acque sicure?

Ecco perché a Montella è stata data fiducia.

Perché a questo punto tanto vale aspettare il 2020, almeno riusciamo a guadagnare qualche giorno in più di tempo per capire chi deve decidere e quali decisioni deve prendere.

Dario Del Gobbo

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