Una festa speciale. Al termine di un’annata storica. Di un percorso incredibile che ha portato il territorio chiantigiano nel calcio professionistico.

Non vorrei, non vorremmo, che l’impresa compiuta dal San Donato Tavarnelle, la conquista della Lega Pro (o per noi più “nostalgici” della Serie C) sembrasse, alla luce di un campionato dominato (ma combattuto fino all’ultimo contro il Poggibonsi) “normale”.

Non lo è. Non lo è stata.

E’ stato, invece, il risultato della programmazione e della pianificazione della società del presidente Andrea Bacci.

Che dopo anni a “singhiozzo”, con cambi in panchina e alla direzione sportiva, ha trovato la “quadra” con la coppia fra il ds Egidio Bicchierai e il mister Paolo Indiani.

Negli anni precedenti tanti, forse troppi cambiamenti. Con periodi comunque di fulgore, come quelli con in panchina mister Roberto Malotti. Bagliori (come la finale di Coppa Italia persa contro il Campodarsego) in percorsi comunque un po’ accidentati.

E invece lo scorso campionato e questo che finirà domenica prossima hanno visto lo stesso ds e lo stesso mister alla guida di una squadra pianificata con cura, quasi disegnata pezzo dopo pezzo. Inserita in una società ben organizzata, che non ha mai fatto mancare niente ai calciatori e allo staff.

Persone capaci, esperte, che hanno permesso di navigare anche nei due anni di piena pandemia, una difficolà oggettiva (per tutti) in più.

Il San Donato Tavarnelle arriva alla partita “celebrativa” di domenica prossima in casa contro il Cannara forte di un percorso destinato a rimanere scolpito nella storia. Della storia gialloblu e di tutto il territorio chiantigiano.

Un attacco atomico, il migliore dalla Serie A alla Serie D, con i due super bomber Marzierli e Russo e tutta una squadra intera andata a segno con una continuità impressionante.

Sempre in attacco la sorpresa Gerardini, che si è fatto male nel momento clou. La solidità dei ricambi, con Pino e Noccioli che in due hanno segnato quasi venti reti.

Una difesa in cui tutti, tutti, hanno fatto passi in avanti enormi. Ne citiamo solo quattro: Carcani e Montini sulle fasce, Brenna e Pisaneschi al centro. In porta un Cardelli decisivo in più di una occasione.

Poi i centrocampisti. Professor “Buba” Buzzegoli in cattedra (“one more year”, “ancora un anno” c’è da cantargli in coro), Caciagli che come il vino migliora con… l’esperienza. Il coltellino svizzero Paolo Regoli, che garantisce a Indiani un jolly da usare in almeno sei-sette ruoli. Un mastino come Guidi, … .

Ma non vogliamo far torto a nessuno. A una orchestra in cui ogni strumento ha suonato alla grande lo spartito diretto dal “mago di Certaldo”.

Questi ragazzi. Lo staff che li ha seguiti. La società intera, dal presidente al magazziniere, ai tanti volontari che d’estate fanno funzionare la mitica pizzeria, meritano una festa eccezionale.

Noi di SportChianti, come sempre, ci saremo. Ma vorremmo vedere un “Pianigiani” pieno di persone, gioia ed entusiasmo. Perché questa vittoria, questa promozione, meritano il massimo da ciascuno di noi.

Poi, da lunedì, per il San Donato Tavarnelle inizierà una sfida nuova, tutta da vivere. Il calcio professionistico.

Con tante modifiche che aspettano la società gialloblu. Che, siamo sicuri, verranno affrontate con entusiasmo e passione. Come sempre.

@RIPRODUZIONE RISERVATA