La Fiorentina evapora.

E non è la prima volta.

Ero molto stupito all’85’ nel vederla come raramente l’avevo vista: padrona del campo, quasi concreta, concentrata (non proprio con tutti gli 11 in campo, ma va beh). E per un attimo inizio a sorridere e a pensare a dove saremmo finiti in classifica.

Evidentemente nonostante i miei quasi 41 anni ancora non ho capito che quando c’è il viola in campo niente è scritto prima del fischio finale e neanche stavolta vi è eccezione.

Non vale la pena giudicare i singoli e forse neppure il caso di condannare troppo Italiano per i cambi, visto che a mio parere non vi erano alternative serie in panchina a meno che non consideriate serio Sottil.

Quello che ancora non mi è andato giù è stata la mancanza assoluta di cattiveria, di voglia di portare a casa la vittoria o quantomeno il punto che a pochi istanti dal termine della partita già sapeva di mezza sconfitta.

Non un pallone in tribuna, non una piccola simulazione, nessuna voglia di metterla un po’ sulla rissa, non si è visto niente di niente di quel che sarebbe magari eticamente opinabile ma concretamente indispensabile per portare via una vittoria che sarebbe stata di platino.

Com’è possibile che in un derby (per noi una gara come le altre, ma pur sempre un derby) così importante per la classifica esca fuori un solo ammonito, ci siano tanti errori di misura in fase conclusiva e 10 minuti di buio così sanguinosi?

Questo l’aspetto che Italiano dovrà sottolineare al più presto, perché non è possibile naufragare nel secondo tempo con questa regolarità. Non è più un problema fisico, forse non lo è mai stato.

Ed inizia ad essere una brutta statistica anche quello zero tra i pareggi.

Vero che nel calcio dei 3 punti meglio rischiare di vincerne una in più che pareggiarne un paio, ma noi in fondo le perdiamo, non è che rischiamo di vincerle.

Inutile dire che una piazza umorale come la nostra ha bisogno immediatamente di una risposta forte.

Abbiamo appena iniziato una serie di gare contro le peggiori squadre del campionato (almeno sulla carta) e perdere in questo modo rischia di uccidere le ambizioni di chiunque, soprattutto di una squadra che escludendo i due serbi sembra non avere la testa per lottare per le posizioni migliori.

Milenkovic e Vlahovic sembrano sempre presenti, errorini a parte, sempre mal disposti nei confronti di una sconfitta. Non a caso è quasi certo che a fine stagione nella migliore delle ipotesi, se ne andranno.

Perché sono ambiziosi, cattivi, non vogliono perdere mai e non accettano questa “bonaccia” per non chiamarla mediocrità nella quale stiamo sguazzando oramai da anni.

Tutto questo da tifoso è assolutamente inaccettabile. Così come questa sconfitta.

Rocco avrà la competenza calcistica per capire che non è stata casuale e che deve correre ai ripari seriamente?

Chiudo mandando un grande abbraccio a Greta Beccaglia, vittima di una molestia in diretta TV veramente incommentabile per molti motivi.

Non voglio dilungarmi troppo ma ci tengo assolutamente a vomitare tutto il mio disgusto per chi ha commesso quel gesto che mi auguro avrà strascichi civili e penali. 

@RIPRODUZIONE RISERVATA