Simone Venturi, tecnico del San Donato Tavarnelle

TAVARNELLE (BARBERINO TAVARNELLE) – Sarà la notte più lunga quella che sta per arrivare per Simone Venturi, tecnico del San Donato Tavarnelle.

La sconfitta di oggi pomeriggio a San Giovanni Valdarno, l’eliminazione dalla Coppa Italia ai rigori dei giorni scorsi, il penultimo posto in campionato, non possono che costringere la dirigenza gialloblu a profonde riflessioni.

Riflessioni che potrebbero portare, e non è certo una ipotesi campata per aria, a sollevare dal proprio incarico l’ex allenatore dell’Aquila Montevarchi.

Un esonero che sarebbe anche un pesante fardello per una squadra ritenuta responsabile quanto il tecnico di una situazione che non era certo preventivabile a inizio annata.

Sia per le due precedenti stagioni, sia per le risorse investite dalla società nell’ultima campagna acquisti: che collocavano i chiantigiani, secondo tutti gli addetti ai lavori, nella griglia delle pretendenti alla vittoria/playoff.

Certo, gli infortuni di Francesco Frosali (che comunque non sarebbe neanche dovuto essere in rosa visto che si era già accasato a Trapani, prima di rientrare in seguito al cambio di strategie della società siciliana) e Vieri Regoli hanno influito.

Ma tre vittorie, quattro pareggi e sei sconfitte non possono certo essere giustificate dalle assenze. Ed è questo il ruolino di marcia in campionato del San Donato Tavarnelle.

Va anche ricordato che nelle ultime due stagioni la società gialloblu ha sempre avvicendato dopo poche partite il tecnico scelto a inizio annata sportiva.

In quella 2017/2018 toccò a Simone Marmorini; in quella 2018/2019 a Massimo Fusci.

Sostituiti entrambi da quel Roberto Malotti, amatissimo da queste parti, che nell’estate scorsa non trovò l’accordo con la società per proseguire anche quest’anno, in quella che per il tecnico fiorentino sarebbe stata una sfida nella sfida. Ovvero partire in panchina da inizio stagione.

E se pensiamo che anche negli anni precedenti il tecnico che aveva iniziato era diverso da quello che aveva finito, qualche domanda sulle modalità di scelta e di armonizzazione della componente tecnica non possono non essere sul tavolo del San Donato Tavarnelle. In modo anche autocritico.

Ma oggi la questione è molto più brutale: come togliere la squadra da una situazione non preventivabile e demoralizzante. E piena di insidie e rischi? Proseguire con Venturi, come è stato fatto finora? Oppure cambiare? E nel caso, con chi? Con questi giocatori? Rivoluzionando la rosa?

La lunga notte è iniziata. Vediamo come e quanto durerà. E come si concluderà.

Matteo Pucci

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