Matteo Innocenti insieme al presidente Tommaso Zepponi

GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Sono passate un paio di settimane dall’impresa a Lastra a Signa: da quando il Grassina si è conquistato ufficialmente la Serie D, con 90′ di anticipo.

Ma ancora – e in attesa della Supercoppa da giocare con il Grosseto (data ancora da ufficializzare: ma dovrebbe essere il 9 maggio) – è negli occhi di tutti una stagione decisamente a tinte rossoverdi.

Lo confermano le parole di Matteo Innocenti, classe ’86, uno dei più giovani, se non il più giovane, nella storia dell’Eccellenza toscana, a vincere il campionato da allenatore.

Partito da “vice” di Roberto Castorina, subentrato al tecnico oggi al Lebowski a più di metà della scorsa stagione, ha fatto centro alla prima vera occasione alla guida di una prima squadra.

Sempre composto, mai sopra le righe: non ha mai nemmeno mai dovuto alzare la voce dalla panchina per guidare la capolista verso una Serie D sognata da anni.

“Abbiamo fatto davvero una gran cosa – dice l’allenatore grassinese – Sono venuti fuori mille aspetti positivi in questa stagione: e sono contento non soltanto per la vittoria del campionato ma anche per il gioco espresso”.

Siete partiti con l’obiettivo dei play-off ma non con l’ossessione della vittoria…

“La società aveva costruito una squadra per i primi tre posti, ma nemmeno io mi aspettavo di partire subito a spron battuto, cominciando battendo subito il Poggibonsi alla prima giornata”.

Quando avete capito di potercela fare davvero?

“i ragazzi hanno dato dimostrazione di forza e continuità, fin da subito. È stato bellissimo vincere dopo essere stati in testa per tutto il campionato e aver vinto anche i due scontri diretti contro il Poggibonsi, aggiungendoci che avere avuto sempre alle spalle la pressione dei giallorossi non ha reso le cose più facili. Ma io dico che consapevolezza in fondo c’è stata fin da subito, subito dopo la prima giornata. Poi dopo il derby dell’andata, quando siamo andati a +3, c’è stato uno slancio importante, poi i ragazzi sono stati bravi a mantenere il distacco. Ma io già dalla prima giornata ho visto che questa era una già una squadra vera. I risultati sono venuti di conseguenza”.

C’è qualche nome particolare in campo su questa vittoria?

“Sembra scontato dirlo, ma è impossibile fare nomi. Perché questa è stata la vittoria della squadra. Si è respirato fin da subito lo spirito del gruppo e quello che i ragazzi hanno fatto è stato qualcosa di grandioso.”

Un anno fa, quando si trovò a sostituire Castorina in panchina, si sarebbe immaginato quello che sarebbe successo nel campionato successivo?

“Ovviamente no, chi ci avrebbe pensato? Anche per questo devo dire grazie alla società per la fiducia che mi ha sempre mostrato, puntando su un allenatore ancora così giovane”.

C’è qualche altro ringraziamento da fare?

“Un grazie importante lo devo dire alla mia compagna Martina e alla piccola Allegra che è nata a novembre. Martina mi ha fatto sempre sentire il suo sostegno e questo è stato importante nella gestione di tutti gli impegni, tra famiglia, lavoro e calcio”.

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