GREVE IN CHIANTI – “La Grevigiana va vista come una specie di famiglia: ci si conosce tutti, c’è la giusta dimensione, anche nel rapporto tra giocatore e allenatore. Mi piace molto allenare qui”: le parole sono quelle di Jacopo Spataro, giovane allenatore e istruttore che quest’anno in gialloblù si divide tra “piccini” della Scuola Calcio (come ha sempre fatto) e  i più grandicelli (ed è per lui la prima volta), ovvero la formazione Allievi.

Proprio quella con i ragazzi 2002-2003 è stata la novità per Jacopo: “Per me è stata un’esperienza nuova, visto che ero sempre stato abituato coi più piccoli e quindi a una mentalità diversa, con il risultato che era sempre stato in secondo piano per me, e con metodi diversi con cui interagire coi calciatori. Tra l’altro molti di questi ragazzi li avevo allenti proprio da piccoli nella Scuola Calcio. La stagione è partita con entusiasmo e voglia di fare, a un certo punto abbiamo anche ingranato dal punta dei vista dei risultati. Adesso siamo in una fase più complessa, anche perché non è semplice gestire i ragazzi nell’età più critica, dei 15-16 anni: bisogna sempre fare in modo che abbiano gli stimoli, quando magari cominciano ad avere anche distrazioni fuori dal campo. Ma la nostra resta una buona squadra, composta da ottimi elementi”.

Ma le vere emozioni Jacopo le prova sempre coi più piccoli, alle prese con la categoria Primi Calci, classi 2010 e 2011: “Penso che siano una delle annate più divertenti. Si vedono insieme il gioco e il divertimento, i ragazzi vengono al campo sempre con tanta voglia. È divertente ogni momento: la partita, l’allenamento, tutto quanto. Siamo un bel gruppo di oltre venti ragazzi e credo che abbiano buone potenzialità anche per il futuro. Siamo al primo anno in cui i ragazzi giocano con le prime partite a 5. Che emozione vederli impegnati nelle prime partite: vedere i ragazzi in mezzo al campo con avversari che non hanno mai incrociato prima, indossare la maglietta, davanti ai genitori in tribuna, la spontaneità dei gesti, il primo gol, anche la reazione al gol subito. Penso che questa sia davvero la base del calcio”.

Jacopo allena da nove anni in gialloblù, dopo aver cominciato quando ancora giocava a Tavarnuzze: “E’ un bellissimo ambiente. Noi allenatori ci conosciamo tutti da tanto tempo e siamo molto affiatati, ma anche i nuovi si integrano in fretta. Più giovani o più esperti, ce la mettiamo sempre tutta e cerchiamo di consigliarci a vicenda. E anche come rapporto allenatore-calciatore alla Greve c’è qualcosa di speciale, perché capita poi di ritrovarci in giro per il paese e spesso l’allenatore è visto come una figura di riferimento e questo non può che fare piacere”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

La redazione di SportChianti dà spazio, ogni giorno, a tutti gli sport nei comuni chiantigiani: calcio, pallavolo, basket, pallamano, baseball, karate, danza, ginnastica, ciclismo...