Chiaro che la partita contro l’Atalaanta ci sia stata totalmente rubata.

Chiaro a tutti tranne al povero Gasperini sul quale mi soffermerei un momentino.

Il signor Gasperini è un ottimo allenatore, ma non potrà mai e poi mai allenare una “grande” perché è essenzialmente un pover’uomo.

Poco elegante, molto “rosicone”, molto juventino nell’animo nonostante se ne sia andato da quell’ambiente da molto tempo.

Un ambiente vincente, dove lui non fu minimamente considerato nonostante le grandi prestazione della sua “Primavera”.

Moratti lo prese all’Inter ma ci mise pochi giorni per liberarsene dicendone di ogni. E stiamo parlando di Moratti, al netto di tutti i difetti del mondo, una persona per bene e di educazione suprema.

Ieri sera abbiamo capito tutti il motivo, quando gli hanno chiesto se era contento del risultato e lui ha risposto spavaldo che dovrebbe essere la Fiorentina ad esserlo, visto l’andamento della partita.

Gasperini, ricordo con tale nitidezza quel 3-3 a Genova contro il tuo Genoa, quella fantasmagorica tripletta di Mutu che fattivamente ci regalò la Champions contro la tua squadra.

Questo punticino inutile non ti servirà a niente. E quella qualificazione in Champions non la riavrai mai indietro. Ancora oggi mi riguardo il video della partita, ricordo esattamente dov’ero e come esultai. Ciao Giampiero, goditi quel gran campione di Ilicic eh, mi raccomando.

Totalmente inutile parlare di Pairetto e dei suoi assistenti VAR, una mandria di tali incapaci che già dal cognome potevamo ampiamente intuire.

Le colpe dei padri non ricadano sui figli, ma neppure su quei tifosi che hanno dovuto subire anni e anni di arbitraggi e designazioni farlocche di quei patetici padri, santo Iddio.

Parliamo un po’ delle qualità di questa Fiorentina adesso.

Pochissime. Il vostro amico Gil Dias sta palesando sempre di più un deficit con questo sport piuttosto evidente.

Ero partito subito molto deciso con lui, dopo averlo osservato dal vivo a Milano e stroncato in mezzo all’incredulità generale di un popolo che invece se ne stava quasi invaghendo.

Per ora ho tristemente ragione io, ieri ancora una prova piuttosto imbarazzante, lo rivedremo (purtroppo) nelle prossime settimane.

Il mio amico Babacar stava giocando una gara degna, aveva organizzato un contropiede coi fiocchi lanciando il tizio di cui parlavo prima davanti al portiere (rigore piuttosto chiaro, negato) ma quando si è trovato da solo in contropiede e con soli 40 metri di campo da calcare si è messo ad inciampare come un cavallo scosso.

Certo non sei psicologicamente al top se da 20 mesi la tua società ti sta offrendo a chiunque, certo non lo sei se lo stadio mugugna ogni volta che la tocchi, ma certo sei anche quello che riscuote più di tutti e solitamente giochi con una grinta pari a quella di un gatto asfaltato sull’autostrada: sarà l’ora che diventi grande e mostri un po’ di palle figlio mio? Mi sa di sì.

Consoliamoci con uno Sportiello ritrovato e con un Chiesa di livello interplanetario. Il portiere nonostante le solite sbavature nelle uscite ha tenuto in piedi il risultato, giustificando in parte le cazzate sopra citate di Gasperini, parando un rigore con un gesto tecnico incredibile.

Ma il giovane Federico sta andando oltre ogni pensiero più erotico. Abnegazione, classe, dribbling, tiro, concretezza, continuità. Sta sbocciando un campione assoluto.

Non pensate al VAR, al rigore nettissimo su Astori o a quello comunque quasi netto sull’inutile Gil Dias.

Riguardatevi cosa combina Chiesa in questa partita, riguardate quel gol  e ditemi se non sembra suo padre. 19 anni ragazzi, rendiamocene conto.

Pensiamo alle cose belle, che tanto due punti a noi non cambiano il campionato.

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