SAMBUCA (BARBERINO TAVARNELLE) – E’ proprio vero che a volte la vita riserva sempre nuove sorprese.
E’ quello che è successo a Massimo Papi, 48 anni, sambuchino: dopo averne passati 38 sui campi da calcio come portiere (militando fino alla serie C) ha iniziato con la corsa a livello amatoriale, appassionandosi soprattutto alle gare lunghe, e da quel momento non si è più fermato. Adesso partecipa a gare in tutta Italia.
L’addio al calcio è avvenuto nel 2022 e dopo poco Massimo ha intrapreso questa nuova avventura. Ci racconta com’è andata: “Avevo sempre corso per la preparazione estiva di calcio, quando finiscono gli allenamenti e le partita, ma la cosa si fermava lì. Nel 2022 un mio collega mi parla del Gruppo sportivo Valdelsa Runners, un’associazione nata nelle zone di Poggibonsi e Certaldo nel 2021, ed è con loro che ho iniziato”.
Prosegue: “Ho fatto la prima mezza maratona nel Mugello a settembre 2022 e da lì in poi la cosa si è evoluta sempre di più. Ho trovato una cosa che mi fa stare bene, mi emoziona ed è stimolante. Adesso mi alleno cinque volte a settimana ma non ho un allenatore. Accetto consigli dai più esperti e mi informo”.
“Quando gareggio – ci racconta ancora – lo faccio non per correre contro gli altri partecipanti ma solamente per superare i miei limiti personali. L’obbiettivo per me è quello di fare un risultato sempre migliore rispetto a quello dell’anno precedente ed è proprio questo che mi dà lo stimolo per continuare”.
Massimo ci tiene molto a sottolineare il fatto che per affrontare la corsa è indispensabile essere preparati: “Serve allenarsi con un certo criterio, servono ovviamente dei sacrifici, è importante capire che se si arriva ad una gara non preparati c’è un grande rischio di farsi male o non arrivare in fondo. Altra cosa importantissima è quella di avere il certificato medico valido”.
Nella corsa Massimo ha trovato “uno sport per tutti” in cui gareggiano persone di ogni età e un qualcosa “da consigliare a chiunque”.
Ci dice: “Correre è una vera e propria liberazione, a fine gara ti pervade una sensazione di felicità. Al mio livello poi non c’è nessuno che ti giudica e ti critica e questo è bellissimo. Inoltre è proprio bella la giornata in generale, a fine gara solitamente c’è un rinfresco, ci sentiamo tutti sereni”.
E scherza: “… Fino ai dolori che arrivano qualche giorno dopo!”.
Massimo ci racconta poi di un fatto personale delicato: “In passato ho avuto problemi di alcol, ne sono uscito da 7 anni e la corsa mi aiuta anche in questo. Uscire da quel tunnel è stata la mia più grande vittoria, che mantengo tutt’ora”.
Il prossimo obbiettivo di Massimo da qui a qualche anno sarà la “Nove Colli Running”, che si tiene in Emilia-Romagna: un percorso di 200,3 km da coprire in 30 ore.
Conclude dicendo: “Il calcio mi ha dato tantissimo ma questa è una cosa diversa. Qui devi contare solo su te stesso. Mi pongo piccoli obbiettivi ad ogni nuova gara che però non devono diventare un’ossessione. Ma è davvero un qualcosa che consiglierei a tutti di provare, ovviamente con la dovuta preparazione”.
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