Andrea Bacci, presidente del San Donato Tavarnelle

BARBERINO TAVARNELLE – Chiede rispetto il San Donato Tavarnelle. Lo fa con le parole del presidente, Andrea Bacci.

E lo farà nelle prossime settimane in Lega Pro, dove la società chiantigiana ha chiesto di essere ricevuta.

Il motivo sono gli ulteriori 4 punti di penalizzazione comminati all’Imolese (dopo i 2 delle scorse settimane): 4 punti per violazioni amministrative, arrivati ieri (venerdì 28 aprile) a stagione regolare ampiamente conclusa.

Quattro punti che hanno allargato la “forbice” fra la penultima (l’Imolese appunto) e la quint’ultima (la Vis Pesaro), nel girone B di Seire C. Un allargamento tale che non consente la disputa dei playout fra le due squadre.

Quindi Imolese in Serie D, Vis Pesaro già salva. Mentre rimane lo spareggio-salvezza fra Alessandria (quart’ultima) e San Donato Tavarnelle (terz’ultimo).

E allora i chiantigiani chiedono rispetto: “Chiederemo di parlare con la Lega – annuncia Bacci – entro la fine dei playout (6 e 13 maggio, n.d.r.)”.

“E’ inutile – riprende – avere una scadenza il 16 marzo per il controllo Covisoc sugli stipendi (per inciso, noi siamo in regola su tutto) e poi dare le penalizzazioni a fine aprile, a campionati finiti”.

Così, è il senso del discorso, si falsano i campionati. Se le cose fossero state chiare in tempi giusti, l’approccio di molte squadre sarebbe stato ben diverso alle ultime partite di campionato.

“Noi – tiene a dire Bacci – con tutti gli adempimenti in regola, i lavori in corso sullo stadio “Pianigiani”, dimostriamo con i fatti che a questa categoria di teniamo. E quindi vorremmo che le cose venissero fatte in modo serio e corretto”.

“E’ inutile far disputare le ultime partite in contemporanea – conclude Bacci – con coordinamento da Roma, e poi dare le penalizzazioni a stagione conclusa…”.

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