BARBERINO VAL D’ELSA – Finisce 0-0 lo scontro al vertice del girone D di Prima categoria, che vedeva scendere sul terreno del “Leonardo Frosali” la Libertas Barberino Tavarnelle (seconda) e la Sestese (prima).

Gara molto equilibrata (giocata davanti a un pubblico da grandi occasioni) che non vede nessuna squadra prevalere nettamente sull’altra.

Anche le grandi occasioni si contano effettivamente sulle dita di una mano, nonostante la grande tensione che si percepisce fin dal primo minuto, a ricordare l’importanza della gara.

Entrambi le difese sono però molto concentrate, ed il campo difficile, che lascia poco spazio ad invenzioni od iniziative personali, farà quanto basta per impedire ad entrambe le squadre di trovare la via del gol.

Il primo tempo, in questo senso è abbastanza esplicito: il primo tiro in porta arriva dopo 33 minuti dal fischio d’inizio, grazie ad una giocata di Vastola che al limite dell’area salta l’uomo e calcia da posizione defilata; conclusione potente, ma non angolata, blocca bene Taverni.

Risponde un minuto più tardi la squadra di casa, con un bello spunto di Cosimo Bellosi che sulla fascia destra va via al terzino avversario e mette in mezzo: sul pallone svetta Dei, che però schiaccia troppo la conclusione rendendo semplice la parata di Giuntini.

Al 41’ ancora la Libertas Barberino Tavarnelle in avanti con Calamassi, che riceve bene in area e va sul fondo, cross col mancino che diventa quasi un tiro, sventato da una bella uscita di Giuntini.

Nei primi 45minuti succede poco altro, la partita si fa più accesa nella ripresa.

Dopo appena 7 minuti forse la più grande occasione della partita: Aliverrini riceve in area e controlla, Taverni accenna l’uscita e l’attaccante avversario sceglie allora di provare a batterlo con un cucchiaio.

A fermarlo è solo il grande riflesso dell’estremo difensore, che intuisce le intenzioni dell’avversario e riesce a mettere il pallone sopra la traversa.

Dopo il big match la soddisfazione della Libertas Barberino Tavarnelle: “Grande pubblico”

Sestese pericolosa anche da calcio d’angolo, con il pallone che finisce tra i piedi di Thiam che calcia potente, ma a respingere è un difensore dei locali.

Al 56’ ancora la Sestese con una punizione molto defilata sulla fascia sinistra; Aliverrini prova comunque a calciare in porta ma trova l’opposizione di Sarti N., che allontana il pallone.

La squadra ospite nel secondo tempo è più fresca ed è in controllo della gara: al 62’ altra grande palla gol, con un tiro-cross messo in mezzo dalla fascia destra che Taverni para sulla linea ma senza allontanare. Il primo ad arrivare è però Sarti M., che spedisce in calcio d’angolo.

I ragazzi di Polloni continuano ad attaccare, sfiorando altre due volte il gol: prima Belli raccoglie un pallone al limite dell’area e calcia al volo, sfiorando il palo; poi Ermini, entrato da pochi minuti, prova a calciare in acrobazia, non trovando però la porta.

L’ultima occasione della partita è però per la Libertas Barberino Tavarnelle; Corti guadagna un calcio di punizione dai 25 metri nell’ultimo minuto di recupero.

Si incarica della battuta Bianchi: destro che gira bene verso il primo palo, ma il pallone esce di un soffio.

Negli ultimi secondi di gara arriva anche il rosso diretto per Thiam, colpevole di numerose proteste durante il corso della partita nei confronti dell’arbitro.

La gara termina quindi in parità, risultato tutto sommato giusto per quello che si è visto in campo. E che permette ad entrambe le squadre di rimanere solidamente ancorate ai loro obiettivi.

IL TABELLINO: 0-0

LIBERTAS BARBERINO TAVARNELLE: Taverni, Petracchi, Bellosi F, Calosi, Sarti M, Sarti N, Bellosi C, Ruffo, Corti, Dei, Calamassi (81’ Bianchi). A disp.: Cianti, Conti, D’Urso, Francini, Capacci, Guerri, Sartoni, Panerai. Allenatore: Maurizio Temperini

SESTESE: Giuntini, Matteo G, Coppini, Matteo L, Nencini, Belli, Aliverrini (67’ Ermini), Tognelli (64’ Stefanelli), Masetti, Thiam, Vastola (55’ Renieri). A disp.: Mocali, Cavallaro, Frongillo, Bandinelli, Gambini, Paggetti. Allenatore: Fabrizio Polloni

ARBITRO: Giovanni Macca di Pisa

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