GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – E’ una sorta di “Mago del Fantacalcio”. Più volte vincitore della sua FantaLega, fra le più agguerrite di tutto il nostro territorio.

Dario Del Gobbo, oltre che viscerale tifoso viola, è anche uno dei “maestri” di questo gioco che appassiona milioni di italiani.

E dalla sua Grassina, alla vigilia di una delle stagioni più complicate (dal punto di vista fantacalcistico) con Mondiali in inverno e campionato iper anticipato, dà qualche dritta ai lettori di SportChianti.

Del Gobbo, iniziamo con un po’ di “curriculum”. Perché la possiamo definire “esperto di Fantacalcio”?

“Beh, al giorno d’oggi un po’ tutti fanno gli esperti ma non tutti hanno 28 anni di “militanza”. Ho iniziato il primo giorno di scuole superiori nel settembre 1994, grazie all’imbeccata di quello che ancora oggi è una colonna della mia FantaLega e da allora mi sono appassionato in modo maniacale al gioco, ma anche alle varie sfumature del regolamento che determinano totalmente le strategie da adottare”.

Veniamo all’attualità: dal punto di vista fantacalcistico, che stagione ci apprestiamo a vivere secondo lei?

“Come ogni agosto ci stiamo avvicinando al “giorno di Natale di ogni Fantacalcista” che altro non è che il giorno precedente l’inizio della prima giornata di campionato. Dopo qualche anno in tono minore sono convinto che quest’anno ci sia il ritorno dell’attaccante. Nell’ultimo periodo infatti erano pochissimi i bomber sui quale fare sempre affidamento, ma quest’anno sono sicuro che la tendenza si sia invertita”.

Andiamo in ordine: portieri. Consigli per gli acquisti.

“Per i portieri sarebbe troppo facile dire Maignan. Non mi fido più di Handanovic, che aumenterà il numero di giornate storte mentre Szczesny dovrà fare i conti con la contemporanea sparizione di De Ligt e Chiellini. Tra gli outsider mi fido ciecamente della qualità di Musso e scommetterei anche sulla voglia di rivincita di Gollini. Sempre validi come alternative Consigli, Silvestri e Audero“.

In difesa, chi si sente di “spingere”?

“In difesa il migliore rimarrà Theo Hernandez, ma confidate anche nel ritorno a grandi livelli di Leonardo Spinazzola. E se nelle vostre leghe è listato difensore anche di Robin Gosens. Mi pare fantasmagorico il nuovo centrale del Napoli Kim Min-Jae, anche se chiaramente sarà un rischio. Molto interessante la questione terzini di spinta che a mio parere sarà letteralmente dominata dal nuovo brasiliano della Fiorentina: Dodô“.

Centrocampisti, un bel rebus…

“A centrocampo tutto ruoterà intorno a sua maestà Milinkovic-Savic. Se il serbo rimarrà qui sarà lui il totem sul quale sperperare qualsiasi credito, in alternativa io sono innamorato pazzo di De Katelaere, il nuovo belga approdato al Milan: un fenomeno. Fin troppo facile nominare Di Maria che però avrà diverse pause come suo solito. Interessantissimo tutto il centrocampo del nuovo Monza, il mio pupillo rimane Ederson dell’Atalanta: lo scorso anno a Salerno mi ha fatto letteralmente trasalire”.

Infine i bomber: su chi direbbe di puntare?

“Come dicevo all’inizio secondo me quest’anno torneranno gli attaccanti affidabili. Supereranno agilmente le 20 reti sia Lukaku che Immobile e sarà l’anno della consacrazione per Abraham. Lautaro al contrario avrà meno occasioni per segnare: il ritorno di Romelu gli toglierà inevitabilmente spazio. Ho ancora qualche piccolo dubbio su Vlahovic e Osimhen, due giocatori favolosi ma che a me sembrano ancora un po’ incompiuti a livello caratteriale, non certo tecnico. Interessantissima la novità Jovic e se vi avanza qualcosa andate dritti su Satriano: all’Empoli avrà lo spazio che gli servirà per sbocciare definitivamente”.

Quale, infine, il segreto per comporre una grande squadre di fantacalcio? Abbandonare il tifo? Concentrarsi sulle statistiche? Andare a sentimento…?

“Beh, non c’è spazio per il tifo. Il vostro unico “credo” dovranno essere i vostri ragazzi e nient’altro. La fede calcistica è la nemica maggiore del giochino, solo chi riuscirà ad essere freddo e pragmatico avrà la lucidità necessaria per inserire in campo solo chi merita. Le statistiche aiutano ma il mio segreto è quello di ritagliarsi del tempo per leggere o ascoltare le conferenze stampa o anche solo le interviste o addirittura gli account Instagram dei calciatori: qualche volta si scoprono piccole cose che poi si rivelano fondamentali nelle scelte…”.

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