Simone Gori

BARBERINO TAVARNELLE – Dopo la conquista della finalissima di Coppa Toscana di Prima categoria, mercoledì pomeriggio, i pensieri di staff e giocatori della Libertas Barberino Tavarnelle sono andati subito alla partita che si sarebbe giocata di lì a poche ore, Malmantile-Academy Porcari.

Sia per conoscere chi sarebbe stata l’antagonista che il 6 aprile incrocerà il campo allo stadio delle Due Strade.

Sia per la curiosità di sapere se sarebbe stato… il Malmantile, allenato da un grande ex.

E così è stato. La finalissima che si disputerà il prossimo 6 aprile, sarà Libertas Barberino Tavarnelle-Malmantile. E sulla panchina dei lastrigiani ci sarà Simone Gori, tecnico del Barberino Val d’Elsa pre-fusione con la Libertas Tavarnelle.

# Coppa Toscana, a sfidare in finale il Barberino Tavarnelle sarà il Malmantile dell’ex Simone Gori

E così siamo andati proprio a sentire dalla viva voce di Gori (che è stato anche nei quadri tecnici del San Donato Tavarnelle) le sensazioni, le emozioni, le aspettative adesso che questa partita si staglia all’orizzonte.

Mister, finale di Coppa Toscana con la Libertas Barberino Tavarnelle: sensazioni…?

“Un po’ me lo aspettavo, non so per quale motivo, ma ho avuto questa sensazione. Quando ho visto che siamo passati entrambi ai quarti, ed il tabellone di coppa ci poteva ipotizzare una finale contro, ho pensato: guarda il destino…”.

Per lei sarà davvero, come si dice in questi casi, “una partita come le altre”, oppure ci sarà un po’ di emozione in più?

“Sicuramente non sarà una partita qualunque, ho passato anni stupendi a Barberino, pieni di soddisfazioni, condividendo momenti importanti con i ragazzi ed i dirigenti. Conosco personalmente gran parte dei ragazzi, dei dirigenti e tutte le persone che ruotano intorno alla società”.

Si è già sentito con qualcuno?

“Tanti messaggi ricevuti dagli amici e dirigenti della Libertas Barberino Tavarnelle: gli faccio i miei complimenti per il risultato raggiunto. In poco tempo sono riusciti a fare un gran gruppo, cosa mai scontata quando si mettono insieme anime con passati diversi. Mi auguro che sia una bella finale”.

Conosce la Libertas? Come gioca? Punti forti e punti deboli?

“Sinceramente fino a qui non l’ho seguita tantissimo, anche perché noi siamo in un altro girone, ma tutti mi dicono che sono un’ottima squadra”.

La sua, invece, che squadra è? Non le chiediamo di svelarci i segreti, ma qualcosa ce lo dica via…

“Fondamentalmente sono un gruppo di amici, cresciuti insieme fuori e dentro al campo sportivo. Sono arrivato da pochi mesi, non conoscendo nessuno, accettando una sfida a “scatola chiusa”. Tutti, ragazzi, staff e dirigenti, mi hanno accolto benissimo, trasferendomi tanta passione e voglia di fare, ed ho cercato di ricambiare con il massimo impegno”.

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