La cessione di Vlahovic è stata un capolavoro, chi la pensa diversamente non può parlare di calcio. Mbappé e Messi se ne vanno a parametro zero, il Milan perde 2 pezzi a stagione, la Juve probabilmente non rinnova con Dybala e noi vendiamo un tizio a 18 mesi dalla scadenza a 75 milioni di euro. Siamo stati eccezionali, poco da dire.

Si poteva cedere a giugno, rinunciando a metà malloppo? Ne avete già lette di ogni, non starò ad elencare tutto, ognuno rimanga della propria legittima idea. Modi e tempi sono stati indegni anche su questo non c’è molto da discutere.

Quel che rimane è una lista di coincidenze alla quali non credo, una serie di chiacchiere che raccontano di un Vlahovic ingenuo e in buona fede alle quali qualcuno crede davvero (poveri ingenui), una valanga di sciocchezze dette nei giorni, settimane e mesi precedenti dal nostro presidente preferito alle quali purtroppo io credevo eccome (povero ingenuo).

Eppure è lui quello incazzato adesso. E dice pure di essere stato offeso.

Chiudiamo il mercato di gennaio come squadra che ha incassato di più al mondo (!!! Fonte: transfermarkt), anche l’ultimo campione che avevamo è stato ceduto alla Juventus nel bel mezzo della lotta per andare in Europa, siamo presi per il culo da mezza Italia e lui è offeso da un fazzoletto anonimo di 30 x 30, come se dovessimo tutti avere il controllo sulla testa e sulle azioni di qualsiasi individuo in città, come se l’inchiesta aperta dal Comune e le distanze prese da Curva, Centro di Coordinamento e chiunque altro non bastassero.

Rocco vorrebbe di più.

Vorrebbe vendere i nostri migliori calciatori a chi fa la miglior offerta (legittimo e anche logico al giorno d’oggi) e lo vorrebbe fare a prescindere dagli obiettivi calcistici.

E se un sondaggio segnala che i votanti sono al 75% a favore del suo operato (poveri ingenui) non è abbastanza.

Sa che rimane simpatico se infama la Juventus ma poi è l’unica con la quale fa affari. Vorrebbe che il Comune gli facesse costruire quel che vuole dove vuole e come vuole perché lui ci mette i soldi e gradirebbe fottersene della nostra burocrazia (che duole ammetterlo è il peggior cancro di questo paese) come se fossimo in un Texas qualsiasi.

Vorrebbe rifare lo stadio perché il nostro è “la cosa più merdosa mai inventata” che poi ci ha visto vincere solo 2 (merdosi?) scudetti in 90 anni, come se la colpa fosse dell’impianto. E sono sicuro che non sarebbe abbastanza.

Non ha tutti i torti eh.

Sono il primo a prendere le distanze dal cosiddetto “popolo viola” che si trincera dietro a ricordi sbiaditi e a fandonie conclamate.

Siamo un pubblico spesso ignorante, pensiamo che il mondo giri tutto intorno a noi non rendendoci conto che non ci caga quasi nessuno (che poi quelli che dicono di non cagarci ci “dedicano” anche degli striscioni, ma va beh), ci vantiamo dei nostri vecchi e straordinari monumenti non ricordandoci che dobbiamo tutta questa bellezza ai nostri avi dimenticando che i fiorentini contemporanei a malapena sono riusciti ad ultimare un paio di linee di tramvia in 10 anni o giù di lì.

Però poi c’è anche da dire che premesso tutto questo, siamo pur sempre Firenze, caro presidente.

Un posto dove si è scritta la storia per qualche secolo.

Nel 1492 da noi moriva Lorenzo De’ Medici lasciando una città che era un simbolo nel mondo, in America a quei tempi i più evoluti cacciavano nei boschi con archi e frecce. Qualche reminiscenza di un paio di millenni di storia in meno la si nota ancora un po’, quando si parla in certi termini.

Avremo vinto poco o niente, il nostro stadio sarà uno dei peggiori in Europa e senza di lei ancora non avremmo avuto neppure un centro sportivo. Siamo un club professionistico solo sulla carta per come intende lei il professionismo, tutto vero. Ma ci ha scelti lei, se non erro.

Sentiamo parlare di ricavi, di opportunità imperdibili, di rischi di fallimento scongiurati per sempre.

Ma qua in Italia e soprattutto a Firenze il calcio non è solo questo, non lo sarà mai.

Evidentemente si è trasferito troppo presto dal suo paesello, la passione di certe piazze probabilmente non arrivava da voi con la stessa forza con la quale noi la vivevamo per davvero.

Lo sport qua non è solo “entertainment”, non sono ricavi, non sono opportunità. Quelli dovrebbero essere tutti cazzi vostri e dovreste anche essere abili a mascherarli più possibile, a dirla tutta. Noi qui dovremmo solo tifare e sognare, appassionarci, trasmettere calore e appartenenza.

Se siamo ancora su quegli spalti scoperti dai quali la partita si vede così male lo dobbiamo a De Sisti, ad Antognoni, a Borgonovo, a Batistuta, a Prandelli. A giocatori e dirigenti che hanno segnato le nostre infanzie e hanno scritto la loro storia insieme a noi.

Abbiamo avuto fior di campioni come Toni o Salah, Vlahovic o Chiesa, ma tra una cena con questi 4 e una con Faccenda, noi sceglieremmo di andare a cena con Marione senza battere ciglio. Lei lo capisce il perché?

Se poi si è ritrovato una platea di neo-ragionieri o di individui impauriti innamorati del proprietario e non più della maglia, beh quella la consideri come un’anomalia di periodo.

La realtà è che noi vorremmo solo e soltanto una Fiorentina forte e appassionata, come quella che sembrava nascere e che adesso ha subìto un duro colpo che noi tutti speriamo venga assorbito e ci renda ancor più forti nel lungo periodo.

Serve qualcuno che ha voglia di fare calcio, di mantenere un’ossatura e di farla crescere.

Che deve avere il diritto di vendere chiunque a qualsiasi club, ma che poi deve riproporre alternative credibili e pronte. Poi anche qualche scommessa, ma a me non sta bene che partano i campioni ed arrivino solo dei prospetti.

A me sta bene che partano i campioni se poi arrivano gli ottimi giocatori. Chi è partito sappiamo com’era, ora staremo a vedere quelli che sono arrivati come sono.

Se Ikoné ha avuto già una ribalta notevole, gli altri sono delle incognite. Magari sono fenomenali, me lo auguro ma ad oggi non lo sappiamo. Non sono arrivati Scamacca, Berardi, Schick, De Paul, Lo Celso… . Giocatori che sembravano alla portata e che poi anche no.

Siamo nati col sogno di vincere uno scudetto e ben presto abbiamo capito che non sarebbe mai accaduto. Siamo cresciuti con la voglia di vedere ogni anno la Fiorentina nell’Europa che conta e negli anni ci siamo resi conto che non sarebbe stato possibile.

Ma se adesso ci volete raccontare che non si può fare neppure un percorso come quello dell’Atalanta perché ci sono i procuratori brutti e cattivi, beh allora siamo noi a dover per forza fare delle riflessioni.

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