SAN POLO (GREVE IN CHIANTI) – C’è una coppia di… filiera corta a guidare l’attacco stellare del San Polo di mister Filippo Bugli.

Fra i “top scorer” nelle 32 reti che hanno portato i biancorossi saldamente in testa al girone I di Seconda categoria, con 6 punti di vantaggio sulla Casolese, ci sono due sanpolesi doc.

Sono infatti 17 (su 32) le reti segnate dalla coppia formata da Leonardo Fiumi ed Ettore Dilaghi. Sanpolesi doc, attaccanti a “km 0” verrebbe da dire.

Il tutto in una filosofia, quella indicata dal presidente Claudio Menghetti e sposata dal direttore sportivo Giacomo Bartoli, di costruire una squadra guardandosi attorno, calamitando in biancorosso ragazzi del territorio.

E se Fiumi quest’anno è letteralmente esploso, segnando la bellezza di 14 reti in 12 partite, miglior marcatore nei campionati toscani dall’Eccellenza alla Seconda categoria, Dilaghi dopo una prima parte più complicata sta iniziando a mettersi in moto.

Se poi si pensa che insieme a loro ci sono i vari Ferruzzi (5 reti), Bini (5 reti), Monechi (4 reti), allora si capisce quanto a San Polo fossero seri nell’indicare, nell’estate scorsa, un campionato di vertice.

E quanto questo auspicio sia diventato una solida realtà. Con vista sulla Prima categoria.

Leonardo Fiumi, classe 1996, attaccante centrale, giovanili nel Belmonte, poi Antella fino agli Juniores.

Da qui il passaggio al San Polo: è stato un anno in prestito al Chianti Nord e poi sempre in biancorosso, dove è al quinto anno.

Lavora in pelletteria a Scandicci, è un modellista. E fa gol, tanti gol, da sempre.

Ettore Dilaghi, classe 1994, è un ingegnere civile: trascorsi nel settore giovanile della Sestese e della Sangiovannese.

In categoria ha giocato nel Grassina ai tempi della Prima categoria; poi a lungo nel Belmonte, dove dalla Terza categoria arrivò alla Prima, in una splendida cavalcata.

Nel San Polo è arrivato lo scorso anno. Attaccante esterno, seconda punta, è una delle frecce offensive nella faretra di mister Bugli.

Nati e cresciuti a San Polo, hanno fatto le scuole lì. Hanno sempre abitato lì. E adesso portano in alto i colori biancorossi.

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