Si sta disputando in questo fine settimana il GP di Toscana Ferrari 1000: per la prima volta nella sua storia il circus iridato della F1 sbarca sul circuito toscano del Mugello, occasionalmente le tribune Materassi e 58 sono state aperte per il pubblico con 3.000 posti disponibili.

Quella presentatami ieri, era un’occasione irripetibile.

Questo turbolento 2020 ha portato un’infinità di situazioni negative, ma da ogni problema ne può nascere un’occasione, e così è stato.

Dovendo rivedere completamente il calendario per la stagione corrente, Liberty Media, proprietaria della Formula1 ha deciso di portare le proprie vetture sul circuito del Mugello.

Nonostante l’Italia abbia una grande storia e tradizione a livello automobilistico, il tracciato toscano non era mai rientrato nei piani della F1, data la presenza del circuito di Monza attualmente in calendario.

Per l’occasione saranno messi a disposizione 3.000 biglietti: dopo otto GP a porte chiuse, i fan potranno tornare ad assistere i piloti dal vivo, rispettando ovviamente le norme anti Covid 19.

I prezzi iniziali divulgati dall’autodromo il 1 settembre, mi scoraggiano ad assistere al mio primo GP di Formula1 dal vivo: per il venerdì si parla di un minimo di 188 euro, il sabato cifre raddoppiate rispetto al giorno precedente, infine la domenica, giorno di gara, la spesa di partenza era di 600 euro fino ad un tetto massimo di 1.200.

L’automobilismo è uno sport per tasche espansive ed è noto, ma speravo che assistervi fosse alla portata di (quasi) tutti. Mi perderò quest’occasione più unica che rara.

È quando penso di aver perso ogni possibilità che accade l’inaspettato.

Date le molteplici lamentele degli aspiranti possessori di biglietti, i promoter dell’evento decidono di dimezzare il prezzo di ingresso, rendendo dunque possibile maggior afflusso di fan sulle tribune.

Temporeggio qualche giorno ma finalmente decido che andrò ad assistere dal vivo ai primi due turni di prove libere del weekend, reso ancor più speciale data la ricorrenza del 1000esimo GP della storia della Ferrari.

Dunque si parte. Partenza alle ore 7 del mattino.

Nonostante sia la prima volta che veda dal vivo la F1, ho un po’ la sensazione di deja vu, poiché ho assistito agli ultimi eventi della MotoGP sul circuito del Mugello, e ripercorrere quella strada di buon mattino, mi ha riportato nel recente passato.

Se in parte è una sensazione già vissuta, dall’altra è completamente nuova: ero abituato a lunghe file chilometriche per il posto e le persone ammassate ovunque sul prato.

Oggi posso persino entrare con la macchina dentro il circuito, vedendo addirittura Leclerc passarmi accanto sulla propria Ferrari stradale come fosse una persona comune.

Quando le vetture iniziano a passarmi davanti agli occhi la sensazione è travolgente, quello a cui sto assistendo è un pezzo di storia, ed io nel mio piccolo, ne sto facendo parte.

Dalla tribuna Materassi, è possibile vedere le vetture sfrecciare molto vicine a me, ma riesco ad assistere ad almeno l’80% del tracciato, riuscendo a carpire dove piloti e scuderie sono in difficoltà o hanno qualcosa nel taschino rispetto alle rivali.

Spesso nei “bar sport” sentiamo quanto le monoposto attuali siano ormai banali da guidare rispetto a quelle di un tempo, ma tali insinuazioni sono totalmente infondate.

Sotto molti aspetti le vetture sono si più facili e prestazioni, ma ciò comporta ad un livello livello di guida altissimo, ed assistere dal vivo alle loro gesta si percepisce quanto portare al limite queste nuove F1, non sia semplice per tutti, ed il pilota non sia un semplice trasportato, ma faccia ancora la differenza.

Ma il coronamento di questa giornata è stato semplicemente l’esserci, e tornare a vivere l’emozione di assistere dal vivo il nostro sport preferito. E tutte le emozioni che sa muovere.

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