E’ arrivata l’estate piena, ed è tempo di montagna, del verde della foresta e di quell’ombra che a momenti mette qualche brividino.

E’ arrivata la stagione di (provare a) fare un bagno nei torrenti limpidi e di immergere i piedi sotto qualche cascatella.

Oggi quindi vi propongo una bella escursione tutta naturalistica in uno di quei luoghi fantastici e sconosciuti a due passi da casa nostra.

L’Acquerino è una bellissima Riserva Naturale appena sopra Pistoia, dove domina il verde delle grandi distese di faggi, di abeti di Douglas e di castagni.

Il regno del nobile cervo che qui vanta esemplari eccezionali per la loro maestosità. Tanti torrenti di acqua fresca e limpida che con il loro suono rilassante e incessante di cascate fanno trovare pace a chi lentamente cammina su queste montagne.

L’anello che vi descriverò nella Riserva Naturale e completamente ben segnato con indicazione del CAI ma è buona regola, soprattutto quando si va in montagna, procurarsi una buona carta escursionistica o affidarsi a più tecnologiche app e gps.

Partenza da Ponte a Rigoli (880 metri), oltrepassate la sbarra e prendete il bel sentiero CAI 9A nel bosco che costeggia il torrente Limestrella.

Passato il guado andate a sinistra e proseguite in salita fino ad arrivare alla strada asfaltata. Prendete a sinistra. Da qui in breve arriverete alla bella radura di Badia a Taona (1.093 metri).

Riprendete il cammino e proseguite sul sentiero 17 che vi farà immergere in una spettacolare foresta di faggi dove regna il silenzio interrotto solo dal canto degli uccelli e dal rumore del vento.

Arriverete ad un incrocio e qui proseguite sempre sul sentiero 17 che vi porterà, tra salite e discese, fino a 1.000 metri, al rifugio il Faggione. Qui all’improvviso il bosco di abeti di Douglas si aprirà su una radura con una vista mozzafiato sulle montagne dell’Acquerino Cantagallo. Prati ricchi di fioriture di montagna e farfalle colorate.

Qui il rifugio Il Faggione (1.020 m), aperto nel weekend in estate, è un bel luogo di ristoro e pic-nic e per un buon dolce e caffè.

Proseguiamo sul nostro sentiero 17 e prendiamo per Monachino. Siamo sul “Sentiero del Cervo”. Una lunga discesa tra boschi di castagni secolari vi porterà alla strada asfaltata in località L’Ovile. Attraversate la strada, prendete il bellissimo sentiero 15 che, risalendo il torrente Limentra, porterà alla conclusione dell’anello.

Questo ultimo tratto è meraviglioso perché il Limentra che scorre limpido vi regalerà musica romantica per le orecchie e lussureggiante natura per gli occhi. Sul sentiero ci sono tante cascatelle e piscine naturali per provare a fare un bagno o semplicemente per immergere i piedi.

ACQUERINO: è una Riserva Naturale Statale Biogenetica nel Comune di Sambuca Pistoiese (Pistoia), gestita dal CFS. Centro Visita Comando Stazione telefono 0573 898047. Altitudine da 820 m fino a 1.239 m slm.

BADIA A TAONA: ovvero Abbazia di San Salvatore a Fontana Taona, è un antichissimo luogo di culto fondato molto probabilmente in età carolingia dall’abate Tao, che aveva già fondato nel senese l’abbazia di Sant’Antimo.

Si trova su un’antichissima strada che fin da tempi remoti era usata per passare dalla pianura Toscana del Pistoiese alla Pianura Padana.

CERVO: Cervo nobile o cervo europeo. L’Acquerino è il regno del cervo. Il suo habitat è il bosco montano intervallato da radure.

Si può trovare su gran parte dell’Appennino e qui nella Riserva ci sono gruppi molto numerosi. Benché molto timido e schivo nei confronti dell’uomo, in autunno non è raro sentire il suo richiamo amoroso, il “bramito”.

I maschi possono pesare fino a 200 kg, hanno corna, detti “palchi”, estremamente grandi e pesanti (anche 12 kg) che cadono in inverno per poi ricrescere in primavera. Il piccolo del cervo è il famoso “Bambi” della Disney.

Un animale affascinante, simbolo di rinascita e rinnovamento, legato ad antiche storie mitologiche e alla simbologia cristianità.

FAGGIO: le nostre foreste più belle sono le faggete pure. Il Faggio è un grande albero, dal fusto dritto e dalla corteccia grigio-cenerina, spesso alto anche 30 o 40 metri.

Ricopre le montagne dell’Acquerino e il suo areale va dai 500 ai 1000 metri. Perde le foglie in inverno e in estate invece regala splendide sfumature di verde acceso.

Con i frutti tostati e macinati, le faggiole, in passato ci si faceva un surrogato del caffè. Molto usato per ricavare legna da ardere e per la costruzione di mobili, utensili e parquet.

Dati tecnici

  • Escursione: 16 km circa su sentieri e belle strade forestali, interamente segnate CAI. Possibile fare varianti per accorciare il percorso.

  • Quota: da 800 metri a 1150 metri slm

  • Difficoltà: media

  • Impegno: medio

  • Consigliata a persone un po’ allenate e con scarpe da trekking.

  • Portare: acqua e indumenti adatti alla montagna

  • Camminate con la testa!

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COLLABORATORE Guida Ambientale Escursionista del gruppo Le Vie del Chianti (www.leviedelchianti.it - leviedelchianti@gmail.com). Su SportChianti cura la rubrica "Camminare in Toscana". Scrive anche per WeChianti (www.wechianti.com)