Eh sì, cari amici rosiconi.

Inutile fare finta di niente, stiamo lottando per tornare in Europa League.

Se il Milan rimane questo, se il Torino continuerà a perdere tempo dietro a Mihajlovic, se l’Atalanta continuerà ad avere il doppio impegno e se la Sampdoria calerà un pochino avremo delle chances di arrivare tra i primi 7.

Personalmente sapete bene qual è il mio pensiero però che siano meriti nostri o demeriti altrui, bene o male siamo lì.

Contro il Sassuolo la squadra ha dimostrato compattezza e ha ribadito per l’ennesima volta quelli che oramai sono degli evidenti punti di forza.

Se Thereau sta bene, assieme a Chiesa e a chiunque altro formano un reparto offensivo di tutto rispetto.

Veretout si sta confermando un vero e proprio colpaccio. Segna con discreta regolarità, fisicamente è eccellente e ha doti tecniche insospettabili per un “centrocampista di quantità”, giusto dirlo.

Ed infine Pezzella, che sta trascinando un reparto numeroso ma complessivamente debole.

Da non sottovalutare anche l’aspetto “fortuna”.

Incontrare il Napoli la prossima settimana possiamo serenamente confessarcela come notevole botta di culo.

I partenopei sono visibilmente stanchi, avranno una gara all’ultimo sangue in Champions League e arriveranno dopo la loro prima sconfitta in campionato.

Incontrarli due mesi fa sarebbe stato un disastro, trovarli adesso può seriamente farci pensare ad uscire con un risultato positivo.

Toccandosi le parti più nascoste e tenendo bene a mente che tra noi e loro ci sono almeno due categorie, lo stato di forma dei nostri è ottimo e questo inciderà sicuramente.

Tornando però alla gara di domenica, giusto sottolineare un aspetto.

Al di là del solito stratosferico Chiesa (pensare che quel genio del nostro ex CT Ventura non lo considerava neppure!) e del ritrovato Thereau, incredibile la prova di Laurini.

Il francese sta aumentando il suo livello di prestazione settimana dopo settimana e ieri lo si è potuto notare anche con alcune sortite offensive importanti, una delle quali ha portato a sbloccare la gara con la pennellata strepitosa per la testa del giovane Simeone.

Incredibile quanto poteva bastare così poco per riordinare una fascia che ha dovuto sopportare Tomovic per un lustro. Se ci penso, piango ancora.

Niente da fare ancora invece per la fascia opposta, che per adesso non trova pace dall’addio dell’incredibile Alonso, arrivato come oggetto misterioso e ripartito come uno dei più forti d’Europa.

Dario Del Gobbo

@RIPRODUZIONE RISERVATA

Redazione
La redazione di SportChianti dà spazio, ogni giorno, a tutti gli sport nei comuni chiantigiani: calcio, pallavolo, basket, pallamano, baseball, karate, danza, ginnastica, ciclismo...