SAN DONATO IN POGGIO (TAVARNELLE) – Alla fine il San Donato Tavarnelle, al suo terzo campionato di Serie D, assaggerà anche il girone ligure, che ancora gli mancava.

“In 3 anni di serie D – dice il presidente Andrea Bacci (al centro nella foto) – abbiamo disputato un campionato nel girone umbro, emiliano e adesso ligure. Ci saranno molte trasferte impegnative da fare ma non posso esprimermi sul valore delle squadre, molte di esse non le conosco”.

“Mi dispiace – conclude Bacci – vedere l’assenza nel nostro girone di squadre come la Colligiana, il Montecatini e il San Giovanni, compagini con le quali abbiamo sempre dato vita a match importannti”.

# ARTICOLO / Serie D, la sorte ha parlato: il San Donato Tavarnelle va in alta Toscana e Liguria

È stata una sorpresa rispetto alle previsioni che prima suggerivano un più classico raggruppamento tosco-umbro-emiliano poi addirittura uno quasi esclusivamente toscano. Nulla di male, anche perché è impossibile costruire i nove gironi di Serie D senza scontentare qualcuno o senza mettere qualche tessera fuori posto.

Ma qualche riflessione viene spontanea. Se il calcio dei dilettanti ha oggi il grande problema del pochissimo pubblico sugli spalti (spesso poche decine di persone, e legami sempre più labili col tessuto dei paesi e dei campanili), ha senso allora separare San Donato Tavarnelle e Colligiana, tanto per fare un esempio, togliendo ai gialloblu la trasferta sotto casa al “Gino Manni” per sostituirla con quelle di Sanremo (400 chilometri tondi tondi), Finale Ligure o Arma di Taggia?

Detto che comunque la sfida lungo l’Autopalio si giocherà comunque il 20 di agosto nel preliminare di Coppa Italia.

Non è tanto un problema di costi (il girone della Colligiana prevede alla fine due squadre in più, quattro turni ulteriori e turni infrasettimanali in abbondanza) quanto di coinvolgimento della gente a preferire la squadra del paese alla immancabile pay tv domenicale.

Per il resto per il San Donato Tavarnelle si prospetta sicuramente un bellissimo torneo, ricco di piazze importanti con cui confrontarsi (Viareggio e Massa su tutte, ma anche Savona, Ponsacco e Montecatini) e nemmeno così indecifrabile sotto l’aspetto tecnico (il suo allenatore Simone Marmorini ha già incrociato quel raggruppamento alla guida del Ghivizzano la scorsa stagione).

Ma noi riteniamo che la disaffezione allo stadio di paese si combatta con qualche derby in più (sempre molto accattivante anche quello con la Sangiovannese, che mancherà al pari di quelli con Montevarchi e Pianese) e con qualche chilometro in meno di trasferte, ecco tutto…

Ps: qualcosa di simile era successo anche il giorno prima coi gironi regionali di Eccellenza: ha senso mandare il Poggibonsi a Marina di Carrara e togliergli la sfida coi cugini del Badesse? Ma perlomeno il derby Grassina-Antella nessuno ha osato toccarlo, per fortuna…

Gabriele Fredianelli

Redazione
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