SAN CASCIANO – E’ passato un mese. Un mese di distacco, dopo un anno e mezzo con i colori gialloverdi addosso.

Un mese di domeniche senza campo, di settimane senza allenamenti. Di risultati guardati o poco più.

Paolo Mannucci, esonerato un mese fa dalla Sancascianese, dopo essersi espresso pubblicamente solo con un post sibillino (che ricordava una sorta di “rumore dei nemici” di Mourinhana memoria) a poche ore dal “siluramento”, torna a parlare pubblicamente.

? Sancascianese: Paolo Mannucci, un addio al veleno. “A quelli che tramano nell’ombra”

E lo fa con SportChianti.

Paolo Mannucci, la segue la “sua” Sancascianese dopo l’esonero?

“Diciamo che guardo il risultato, non sono tornato a vederla e non credo che tornerò a farlo”.

Che esonero è stato? Come lo ha vissuto?

“L’ho vissuto male, perché al di là di una flessione nell’ultimo periodo, eravamo in zona play off e agli ottavi di Coppa. Insomma, non c’erano le condizioni. Evidentemente non piacevo a qualcuno che conta: o forse ho pagato alcune scelte”.

La squadra era stata costruita secondo le sue indicazioni? Cosa non ha funzionato?

“Sicuramente abbiamo commesso degli errori di valutazione su chi abbiamo confermato e su chi è venuto, e di questo me ne assumo la piena responsabilità. Poi la sequenza di gravi infortuni patita dall’inizio dell’anno ha fatto il resto”.

Nella sua carriera di allenatore, come “classifica” la delusione subita a San Casciano? Fra le prime 5, le prime 3…

“Nella classifica delle delusioni San Casciano è nettamente al primo posto. Ero venuto dopo la vittoria del campionato a Cerbaia, carico di entusiasmo e buoni propositi, rinunciando ad altre offerte più vantaggiose, perché credevo nel progetto. E dopo la buona stagione dello scorso anno credevo di avere un po’ più di considerazione, ma tant’è. Credo che al di là di tutto ci sia stata molta antipatia personale, qualcuno non era contento del mio arrivo già lo scorso anno malgrado il mio curriculum per la categoria parlasse da solo. E sinceramente non so spiegarmelo”.

Quale pensa, infine, possa essere l’approdo della stagione gialloverde? Meglio puntare ormai sulla Coppa o comunque i playoff sono una possibilità?

“Non lo so: c’è un nuovo allenatore, un nuovo staff. Sapranno loro scegliere gli obiettivi sui quali concentrarsi maggiormente”.

Si sente di dire qualcosa, pubblicamente, alla sua ex squadra? Ai ragazzi?

“Ai ragazzi dico… coraggio. Bisogna sempre guardare aventi, nella vita come nello sport. E prendere sempre il buono da ogni situazione: anche se non è sempre facile…”.

Matteo Pucci

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